Colli, appello da piazza Romita «Topi ed erbacce, ora basta»

Le richieste di quindici residenti al sindaco Luigi Albore Mascia e all'assessore al Verde pubblico Nicola Ricotta

PESCARA. «Da anni piazza Romita e Strada Cavallaro sono invase da erbacce e vegetazione selvatica. Tra le sterpaglie cresciute a dismisura si annidano persino topi e serpenti». E' il messaggio lanciato da quindici residenti dei Colli al sindaco Luigi Albore Mascia e all'assessore al Verde pubblico Nicola Ricotta, proprio nella settimana in cui il comune ha fatto partire in varie zone i lavori di taglio dell'erba.

Da qualche giorno infatti le ditte vincitrici della gara d'appalto indetta dal Comune hanno iniziato a sfalciare l'erba in vari punti della città. Ieri mattina, ad esempio, si potevano vedere gli operai al lavoro nell'aiuola della prima rotonda di via Tiburtina.  I residenti dei Colli hanno però tenuto a inviare il loro messaggio di protesta al Comune per sensibilizzare le istituzioni nei confronti della «disparità di trattamento tra i quartieri del centro cittadino e le aree periferiche».

«Abito in questa zona da 27 anni e la pulizia degli spazi verdi viene effettuata solo una volta all'anno», sottolinea Domenico D'Agostino, «noi paghiamo le tasse come piazza Salotto, eppure non sappiamo cosa vuol dire la manutenzione ordinaria. Pochi giorni fa, dopo innumerevoli segnalazioni, gli operatori di Attiva hanno tagliato la vegetazione, ma l'erba secca è stata lasciata sui bordi dei giardini favorendo il proliferare di zanzare e insetti».  I quindici residenti chiedono al sindaco di «disporre con assoluta urgenza la ripulitura generale e la disinfestazione di tutta la zona».

«Ogni giorno guardo l'elenco con le strade in cui Attiva annuncia la pulizia e spero di vedere indicate piazza Romita e Strada Cavallaro. Ma non succede mai», racconta Antonio Di Crescenzo. «Non chiediamo molto», prosegue, «vorremo la manutenzione ordinaria degli spazi pubblici e, magari, un po' di controllo in più da parte delle forze dell'ordine».  Alla mancata tutela del verde si aggiunge il problema della spazzatura che viene sistematicamente lasciata nei cassonetti a tutte le ore del giorno, in deroga all'orrdinanza che obbliga a buttare i rifiuti dopo le 19.

«C'è chi butta i sacchetti senza scendere dalla macchina», dice Di Crescenzo, «senza parlare degli ingombranti depositati accanto ai bidoni. A queste persone qualche contravvenzione di certo non farebbe male".

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