Consulenze, partono i tagli tetto di 2 mila euro lordi

Il sindaco Idv: «Basta agli sprechi e ad accontentare gli amici dei politici» Primo incarico ridotto sullo scioglimento della società dei rifiuti Ecoemme

MONTESILVANO. Mette un tetto alle consulenze esterne il sindaco Idv Attilio Di Mattia. Per 2 incarichi sugli «aspetti giuridici ed economico-finanziari» della società dei rifiuti Ecoemme spa, Di Mattia non vuole spendere più di «4 mila euro lordi». È quanto emerge dalla delibera di giunta 128. Con un documento, Di Mattia lancia 2 segnali: il primo è che l’amministrazione di centrosinistra vuole lo «scioglimento» dell’Ecoemme e il secondo è proprio il taglio alle consulenze.

Ecoemme. «È di ogni evidenza che non può continuarsi a ritenere esistente e nel pieno vigore una società priva di scopo, da porre al più presto in liquidazione», così avverte la delibera. Per Di Mattia, la società dei rifiuti composta da Comune, Deco spa dei fratelli Di Zio e Comunità montana Vestina non può continuare a raccogliere i rifiuti di Montesilvano. L’Ecoemme è la società finita sotto inchiesta della squadra mobile e della procura di Pescara: insieme agli imprenditori Rodolfo ed Ettore Ferdinando Di Zio, sono indagati anche l’ex sindaco Pasquale Cordoma, passato a Grande Sud dopo lo strappo con il Pdl, e il consigliere regionale Pdl Lorenzo Sospiri.

Sentenze. Dalla delibera emerge che l’amministrazione Di Mattia vuole fermare le proroghe all’Ecoemme. Il punto fermo, secondo la delibera, sono le sentenze del Tar di Pescara e del Consiglio di Stato: «Deve, dunque, affermarsi, senza tema di smentita, che la procedura per la scelta del socio privato dell’Ecoemme», recita la delibera della giunta Di Mattia, «non è stata informata ai prescritti principi di pubblicità e trasparenza e che dunque, ai sensi delle norme vigenti, anche di rilievo comunitario, il contratto tra Comune ed Ecoemme è ormai da tempo improrogabilmente scaduto e non vi è la giuridica possibilità (né qualsivoglia fondata ragione) per prorogarne più a lungo gli effetti».

Consulenze. L’obiettivo degli incarichi è trovare «le modalità più opportune per pervenire al definitivo scioglimento dell’Ecoemme, il cui scopo sociale è ormai venuto meno e/o, in ogni caso, alla definitiva dismissione delle quote azionarie del Comune».

Tagli. In base alla delibera, ogni consulenza non dovrà superare 2 mila euro. «Mi dispiace, ma in Comune non ci sono esperti di diritto societario e», spiega il sindaco, «sono stato costretto ad avviare l’iter per 2 consulenze. Ho messo un tetto, però, perché è necessario tagliare le spese. Sono certo», conclude il sindaco, «che per il bene della città si troveranno professionisti che lavoreranno a basso costo. Inoltre, è il momento di dire basta agli incarichi per gli amici degli amici». ©RIPRODUZIONE RISERVATA