Carabinieri durante un giro di controll all'Arca di Spoltore (il centro commerciale non c'entra nulla con la festa di compleanno)

L'EMERGENZA / I CONTROLLI

Coronavirus: fermata festa di compleanno con musica all'aperto

Blitz dei carabinieri a Spoltore che hanno segnalato due famiglie (del caso, è del tutto estraneo il centro Arca). Titolare di un bar e due clienti denunciati a Chieti, attività sospesa

SPOLTORE. Una festa di compleanno con musica all'aperto. E' stato un blitz dei carabinieri di Spoltore (Pescara) a fermare, nella serata del 19 marzo, l'happening organizzato in piena emergenza coronavirus a Cappelle sul Tavo: sei le denunce dei militari che in questi giorni stanno intensificando i controlli su tutto il territorio comunale. Nella foto, sopra il titolo, si vedono i carabinieri che attraversano il centro commerciale Arca. Che, va subito chiarito, è del tutto estraneo alla festa di compleanno finita nel mirino dell'operazione dei carabinieri.

Coronavirus: controlli di polizia municipale e carabinieri a Spoltore

"Abbiamo segnalato due famiglie" spiega il luogotenente dei carabinieri, Enrico Bicocca, "che stavano festeggiando un compleanno all’aperto, con tanto di musica". Hanno violato le misure introdotte per rallentare la diffusione del Covid-19 e adesso rischiano tutti l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro. Ma se tra i denunciati dovessero venir fuori casi di positività al virus e di aver causato ulteriori contagi, le conseguenze potrebbero essere ancora più gravi. A Spoltore, sono 20 le persone denunciate fino a oggi anche se non sempre i controlli si sono conclusi con la segnalazione all'autorità giudiziaria. Ma in diversi casi, non si è chiuso un occhio neppure in favore di chi passeggiava con il cane. "E' necessario dare degli esempi, perché tutti capiscano il concetto di stare a casa" aggiunge Bicocca. "Non si può pensare di passeggiare per tutto il paese dalla mattina alla sera con la scusa del cane: bisogna in ogni modo evitare occasioni di contatto con altre persone, o situazioni che possano mettere in difficoltà il sistema sanitario. Ad esempio se si cade dalla bicicletta e c'è bisogno di chiamare un'ambulanza. Ci si può spostare solo in casi di reale necessità".

La partita contro il Coronavirus, soprattutto dove il contagio è ancora poco diffuso, si gioca tutta nei comportamenti individuali. L'Arma dei carabinieri è in strada con la polizia locale, ma  i rischi ci sono anche nelle case: "E' una lotta da tentare in ogni caso" ricorda il comandante dei vigili Panfilo D'Orazio. "Il problema è che non sappiamo come si comportano le persone in famiglia e nei rapporti interpersonali. E' proprio lì che si annida il pericolo maggiore". D'Orazio evidenzia infine le tante difficoltà che si nascondono nella vita quotidiana: "Ho ragionato molto sul problema del contagio, bisogna avere attenzione e rispettare la distanza di sicurezza in tutte le circostanze, specie in famiglia e nei luoghi di lavoro. Ovviamente non è facile". Tra gli esempi ricordati dal comandante, una donna anziana che vorrebbe andare a trovare il marito ricoverato in ospedale. "Ho cercato di dissuaderla, le ho consigliato quali precauzioni adottare. Ma come convincere una persona che vuole andare a trovare un suo caro da giorni?" L'indicazione è sempre la stessa: non bisogna andare in altre case, anche di parenti o amici, specialmente se si coinvolgono persone anziane, salvo in casi di estrema necessità e con le dovute precauzioni.

Controlli in tutti i Comuni. Tre persone, il titolare di un bar e due clienti, sono state denunciate a Chieti dalla polizia municipale per violazione dell'articolo 650 del codice penale. Nel complesso sono state controllate 22 persone e sette attività commerciali. Nei confronti del titolare del bar è stata adottata la sanzione amministrativa della sospensione dell'attività.

@RIPRODUZIONE RISERVATA