D’Annuntiis al Pd: «La ferrovia Roma-Pescara è strategica»

L’assessore ai trasporti risponde alle accuse dei dem sul raddoppio della linea: «Per la prima volta si investono 960 milioni, un record. Nessuna giunta regionale li aveva ottenuti prima»
PESCARA. La Roma-Pescara diventa un caso. Che si allarga e inevitabilmente porta a un duro confronto regionale e nazionale. La discussione si riaccende dopo le critiche emerse in commissione Vigilanza, dove il Pd ha sollevato il sospetto che «i soldi per completare davvero tutto il progetto non ci siano» e che la scelta di puntare sul riconoscimento dell’opera come “spesa militare” riveli l’assenza di coperture. Una ricostruzione che si inserisce nel dibattito aperto dal faccia a faccia tra il presidente Marsilio e il ministro Crosetto, incontro confermato dallo stesso governatore e finalizzato - come riportato dal Centro - a cercare «più risorse» per un’opera da almeno 10 miliardi di euro, con i primi lavori avviati tra Brecciarola e Manoppello.
Il Pd, attraverso il consigliere Antonio Di Marco, parla di un progetto «progressivamente slittato verso una funzione bellica», teme ricadute sulle aziende lungo il tracciato e denuncia l’assenza del progetto definitivo del lotto Scafa-Pratola Peligna. Una lettura contestata da Rifondazione, che accusa la Regione di «militarizzare l’Abruzzo», e dalla maggioranza, che respinge l’idea che la classificazione dell’intervento come infrastruttura strategica implichi un uso militare della ferrovia.
Su questo punto arriva la replica dell’assessore regionale di Fratelli d’Italia alle infrastrutture e «Ttrasporti, Umberto D’Annuntiis: «Il Pd continua ad avversare la realizzazione della Pescara-Roma con dichiarazioni fuorvianti», afferma in una nota, «adesso paventa la mancanza di fondi per i lavori. Nessuno ha mai detto che tutte le risorse erano disponibili da subito, ma che l’intervento sarà finanziato per lotti. È esattamente in questa direzione che si muove il lavoro del presidente Marsilio sul tavolo ministeriale, per ottenere il riconoscimento della linea come infrastruttura strategica per la mobilità militare. Un elemento che valorizza l’investimento senza alcun legame con cannoni o carrarmati, ma orientato a un territorio più resiliente e sicuro».
D’Annuntiis ricorda inoltre che i fondi destinati ai Comuni di Manoppello, Scafa, Alanno e Rosciano rappresentano l’1% dell’intervento e sono finalizzati alle urbanizzazioni concordate con gli enti locali. Sui trasferimenti aziendali, chiarisce che «Orsini e Blasioli hanno fornito solo ad agosto gli elementi necessari a Italfer». E sugli espropri aggiunge: «Sono stati raggiunti accordi e tutti hanno ottenuto più del valore effettivo». Infine rivendica il risultato politico: «Per la prima volta si investono 960 milioni sulla Pescara-Roma e nessuna Giunta regionale li aveva ottenuti prima. Forse è questo che crea imbarazzo al Pd».
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