Discarica dei veleni, piano per bonificare tutta l’area

Bussi, conto alla rovescia per la conferenza dei servizi al ministero dell’Ambiente Goio presenta il progetto per avviare la rimozione del materiale contaminato

BUSSI. Conto alla rovescia per l'incontro a Roma, al ministero dell'Ambiente, per il tavolo della conferenza dei servizi per avviare la bonifica dei siti esterni ed interni all'area industriale. Il direttore generale del dicastero Maurizio Pernice, che recentemente ha ottenuto l'interim delle sue funzioni fino a febbraio prossimo, ha assicurato ieri al sindaco Salvatore Lagatta che avrebbe convocato il vertice per la prossima settimana.

Anche se non è stato precisato il giorno, a Bussi si resta in trepida attesa e ci si prepara per affrontare quello che viene ritenuto essere un incontro molto importante, che dovrà segnare l'inizio di una fase operativa, dalla quale non si torna indietro. Un caposaldo nella storia del dopo scoperta dell'inquinamento del territorio perché darà la stura, se tutti i partecipanti al tavolo faranno quanto stabilito, agli adempimenti burocratici che, se prolungati, rischiano di essere di ostacolo alla vera bonifica del sito.

Nella conferenza dei servizi si dovrà prendere atto del piano di caratterizzazione dell'intero sito di interesse nazionale composto dalle aree esterne, le cosiddette 2A e 2B e quelle interne al perimetro dell'area industriale Solvay. È questo l'atto dovuto che vale come base per avviare il progetto di bonifica. Un elaborato redatto dal commissario di governo Adriano Goio che dovrà essere presentato e discusso. «Se in sede di conferenza servizi», riprende Lagatta, «Goio porterà gli elaborati progettuali, e ci auguriamo che ciò avvenga per stringere i tempi di lavoro, allora si potrà procedere alla presa d'atto del lavoro eseguito, operazione necessaria e propedeutica ai successivi assolvimenti operativi della bonifica». Che prevede l'intervento congiunto del commissario Goio e della Solvay.

Il progetto commissariale focalizza interventi sulle aree esterne, mentre la Solvay agirà su quelle del sito industriale, secondo quanto già stabilito, con la rimozione completa dai terreni dei materiali contaminati. Lagatta fa rilevare che c'è da regolamentare anche un iter per la futura concessione dei siti ripuliti ai nuovi investitori che presume il passaggio di proprietà di quei terreni al Comune e l'affidamento degli impianti alle ditte subentranti. «Per il nostro paese», fa notare il sindaco, «l'esito di questo tavolo è molto importante. Dovremo uscire con risultati concreti dall'incontro, perché ci sono molti lavoratori dell'industria chimica, con l’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali, che sperano di poter essere recuperati per nuove occupazioni. C'è una società farmaceutica pronta ad investire su quei siti».

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