PESCARA

Distretto al posto del parco, la delibera resta (per ora) nel cassetto

Vertice di maggioranza: il centrodestra decide di non portarla nel Consiglio comunale di domani

PESCARA. Si infiamma lo scontro sul progetto della Asl di un nuovo poliambulatorio aperto 24 ore su 24 a San Silvestro. Dopo la protesta dei cittadini e del centrosinistra per la scelta del Comune di cedere all’azienda sanitaria il parco pubblico 8 Marzo per realizzare l’opera, l’amministrazione ha deciso di fermare i motori, almeno per il momento. Ieri mattina, si è svolta una riunione di maggioranza per esaminare la questione ed è stato deciso che domani mattina in consiglio comunale verrà ritirata l’apposita delibera, che prevede la cessione in comodato d’uso gratuito per 50 anni del parco per costruire la Casa di comunità, ossia il poliambulatorio con medici specialistici e servizi di diagnostica in funzione 7 giorni su 7 e 24 ore su 24.

Nello stesso tempo il sindaco ha dato incarico ai suoi tecnici di verificare se esistano nel quartiere altre aree disponibili dove costruire la struttura. Secondo indiscrezione, a San Silvestro ce ne sarebbero almeno due da valutare. L’obiettivo del centrodestra è quello di far realizzare l’opera alla Asl, ma nello stesso tempo cercare di bloccare la protesta dei cittadini e dell’opposizione che, giorno dopo giorno, si fa sempre più accesa. La delibera, quindi, verrà per il momento congelata in attesa di una risposta dei tecnici. Intanto le contestazioni vanno avanti.

Ieri mattina, si è svolta un’assemblea pubblica spontanea nel parco 8 Marzo con decine di residenti, cui hanno preso parte anche i consiglieri comunali del centrosinistra. I cittadini stanno valutando la possibilità di organizzare qualche protesta, nel caso in cui l’amministrazione comunale decidesse di andare avanti con il progetto sul terreno del giardino pubblico. E iI Pd si è unito alla protesta contro l’amministrazione comunale.

«Dopo il disastro di viale Marconi e in concomitanza della sentenza del Tar che boccia la proposta di sottrazione di un parco pubblico alla disponibilità dei cittadini di Pescara in via della Fornace Bizzarri per realizzare un asilo», ha scritto in una nota il segretario dell’Unione comunale del Pd Antonio Caroselli, evidentemente non avendo a conoscenza l’esito della riunione di maggioranza, «arriva in consiglio una proposta di delibera che ha dell’incredibile: la cessione di un terreno comunale per la realizzazione di una Casa di comunità. E fin qui nulla questio, se non fosse che quel terreno è un altro parco pubblico in via 8 Marzo».

«Ancora una volta e con arroganza», ha proseguito il segretario, «la giunta comunale di Pescara pone le sue priorità a discapito di spazi pubblici urbani, tutti rigorosamente posti fuori dal centro, a spregio della cura delle zone periferiche. Cosa ancora più grave è che questo atto avviene con una serie di omissioni sulle quali il Pd di Pescara è intenzionato ad andare fino in fondo. Non è possibile, infatti, che nessun dirigente abbia indicato, né nella relazione e né nel corpo della delibera, la provenienza di quel terreno e l’utilizzo attuale a parco pubblico, già concesso dal Comune ai cittadini residenti. Si sono omessi, inoltre, i motivi per i quali il Comune vuole assegnare quell’area, anziché quella richiesta un anno fa dalla Asl di Pescara».

Il riferimento di Caroselli è ai documenti esaminati ieri dal capogruppo del Pd Piero Giampietro. «Dalle carte», ha rivelato, «emerge che la Asl ha chiesto al Comune un’area per realizzare la Casa di comunità nel febbraio 2022, più di un anno fa. E ha chiesto un’area precisa, quella tra via Rio Sparto e via Alento, vicina al nuovo distretto sanitario di San Donato. Dopo pochi giorni, è stato il sindaco in persona a proporre invece l’area del parco 8 Marzo. Dunque, dire che bisogna correre per non perdere il finanziamento Pnrr è falso: c’è stato un anno di tempo. Dire che non sapevano che c’era un parco è falso: hanno anche autorizzato i carotaggi preliminari del terreno. I pescaresi non meritano tanta presunzione, arroganza e sciatteria».