Dopo Salvini arriva la ministra Stefani

In appena 48 ore la Lega torna nel Teramano, la provincia penalizzata da queste elezioni
ATRI. Dopo Matteo Salvini arriva la ministra Erika Stefani. Un uno due che si consuma in appena 24 ore. Così la Lega accarezza la provincia di Teramo, la più bistrattata e delusa di queste lezioni. «Più risorse a favore del mondo della disabilità, per migliorare i piani di abbattimento delle barriere architettoniche nelle città, puntando a una maggiore sensibilità da parte dei comuni italiani. Questo Ministero deve continuare a operare con più vigore per sostenere associazioni e amministrazioni, affinché gli enti pubblici investano sulla progettualità per diventare sempre più aperte e alla portata di tutti». Così ha detto ieri la ministra per le Disabilità Stefani, in visita prima a Silvi, per conoscere la realtà del centro di formazione per i disabili gestito dal “Consorzio Up”, e poi ad Atri, alla Fattoria sociale e didattica Rurabilandia.
Stefani è stata accompagnata da esponenti della Lega abruzzese: tra questi il sindaco di Silvi, Andrea Scordella, il sindaco di Giulianova Jwan Costantini, che è coordinatore provinciale della Lega, l’assessore regionale al Lavoro Pietro Quaresimale, il senatore Alberto Bagnai, i deputati Giuseppe Bellachioma e Antonio Zennaro, il deputato Luigi D’Eramo, segretario regionale del partito, il candidato pescarese Vincenzo D’Incecco, capogruppo in Regione.
Il clima da campagna elettorale ha spinto la ministra a ricordare che sono stati destinati all’Abruzzo oltre 8 milioni di euro per finanziare progetti e servizi rivolti ai disabili e alle loro famiglie. E a far dire a D’Eramo che «con la Lega al governo questo ministero sarà potenziato, avrà più risorse e sarà quindi ancora più incisiva nell’azione infrastrutturale e culturale. È indispensabile intrecciare sempre di più le politiche che si rivolgono alla disabilità con tutte le aree di intervento e di azione del sociale, per una crescita sempre più strutturale delle nostre comunità».
La disabilità è uno dei punti del programma dei leghisti che propongono «l’adeguamento di tutte le pensioni di invalidità civile totale e parziale; l’aumento della dotazione del “Fondo Dopo di Noi”; l’istituzione di corsi di formazione specifici per i ragazzi con disabilità e autismo; l’integrazione dei percorsi a partire dal sostegno e l’orientamento scolastico; la promozione di percorsi di mobilità e accessibilità, garantendo l’accessibilità universale all’informazione, alla comunicazione, alla cultura ed al turismo; il potenziamento della rete di accoglienza ospedaliera per persone con grave e gravissima disabilità cognitiva e intellettiva; la previsione di tutele in favore di tutti i lavoratori fragili, immunodepressi e con disabilità grave; e infine il riconoscimento e sostegno al ruolo di cura del caregiver familiare».(c.s.)