Dragaggio, la minaccia dei pescatori "Ci trasferiamo a Ortona e Giulianova"

"Vogliamo evitare un'altra azione di forza, ma la situazione è impossibile. Per questo abbiamo deciso che lasceremo il porto di Pescara per spostarci"
PESCARA. Minacciano di andare via da Pescara, di abbandonare un porto canale ormai talmente insabbiato da essere pericoloso. Un porto di cui nessuno si occupa.
"Vogliamo evitare un'altra azione di forza, per questo abbiamo deciso che lasceremo il porto di Pescara per spostarci a Ortona e Giulianova", ha spiegato Massimo Camplone durante una conferenza stampa degenerata in assemblea degli armatori che si è svolta questa mattina sulla banchina nord.
I pescatori, dapprima incerti sul da farsi ma assolutamente concordi nel denunciare l'impossibilità di lavorare in queste condizioni, alla fine si sono ritrovati uniti sulla proposta di Camplone.
"Visto che da mesi dobbiamo andare a Ortona e Giulianova per fare rifornimento di acqua e carburante, dato che il nostro porto è impraticabile, allora tanto vale trasferirci direttamente lì"
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