Elezioni alla Brioni,vince la Cisl

Dipendenti alle urne per eleggere i delegati al fondo previdenziale di categoria

PENNE. I dipendenti della Brioni sono tornati alle urne. Questa volta le consultazioni, che si sono svolte ieri e lunedì in tutto il territorio nazionale, hanno coinvolto i 70.000 lavoratori del settore tessile iscritti al fondo previdenziale Previmoda che sono stati chiamati a rieleggere la nuova assemblea dei delegati. Previmoda è il fondo pensionistico complementare degli addetti del settore tessile-abbigliamento e la Roman Style è l'azienda che conta il maggior numero di iscritti in tutta Italia. I seggi elettorali sono stati allestiti nelle realtà aziendali che contavano almeno 75 iscritti al fondo. Nella provincia di Pescara si è votato solo in due stabilimenti, entrambi del gruppo Brioni, dislocati rispettivamente a Penne e Montebello di Bertona. I dipendenti del gruppo Brioni candidati per il rinnovo dell'assemblea dei delegati erano Leonardo D'Addazio per la Femca-Cisl; Fabio Di Giuseppe per la Filctem-Cgil; Alessio Di Zio per la Ugl-tessili. I risultati hanno visto primeggiare la Femca-Cisl in entrambi i casi, seguita dalla Filctem-Cgil. Nella Roman Style di Penne la Femca-Cisl ha raccolto 276 preferenze (57,15%), la Filctem-Cgil 195 voti (40,37%), seguiti da Ugl con 7 (1,45%) e dalla Uilta-Uil con 5 (1,03%). Nella Roman Style divisione Sportwear di Montebello di Bertona la differenza tra la Femca-Cisl e le altre organizzazioni è stata ancora più netta. In questo caso la Femca-Cisl ha ottenuto 75 preferenze raggiungendo il 68,19% dei voti validi, seguita ancora una volta dalla Filctem-Cgil con 30 voti a favore (27,27%), dalla Uil con 3 preferenze (2,72%, e dall’ Ugl con 2 voti ( 1,82%). Considerando la somma dei due stabilimenti gli aventi diritto al voto erano 776 con un affluenza, considerando anche le schede bianche e nulle, pari al 78,47% degli aventi diritto. Novità di rilievo per gli iscritti a Previmoda si erano avute in seno alle clausole del contratto integrativo di secondo livello, firmato in Brioni a dicembre scorso. Al fine di incentivare il ricorso a forme di previdenza complementare, si è concordato per tutti i lavoratori aderenti a questo fondo, l’innalzamento dell’1% (rispetto al Cccnl) della quota a carico dell’azienda nel corso dei prossimi anni.

Claudia Ficcaglia

©RIPRODUZIONE RISERVATA