Ex Cofa, Masci rilancia il progetto bocciato: possiamo avere i fondi

Il centro ricerca con tre piazze escluso dai finanziamenti per il Sud Il sindaco difende il piano dell’ateneo: salviamo la zona abbandonata
PESCARA. «È vero che c’è tanta delusione perché, al momento, siamo i primi degli esclusi ma ho una grande speranza: possiamo farcela». Il sindaco Carlo Masci rilancia il piano da 18 milioni di euro per cambiare faccia all’ex Cofa piazzatosi al 29° posto nella graduatoria dei finanziamenti statali per il Sud a fronte di 27 soluzioni finanziate. Un’esclusione per 1,5 punti, tanto è distante l’ultimo intervento finanziato, che ha «rammaricato» il rettore dell’università d’Annunzio Sergio Caputi: sul Centro di ieri, Caputi ha annunciato che chiederà gli atti «per controllare» ogni fase della selezione dei progetti in concorrenza curata dall’Agenzia per la coesione, il braccio operativo del ministro Mara Carfagna. Masci ci crede e spera in un “ripescaggio”: «Siamo a un passo dal risultato», dice pensando a quella distesa abbandonata che si apre tra ponte del Mare e porto turistico.
IN CORO Insieme all’ateneo e al Comune di Pescara, gli altri partner di Eassytech sono la Regione Abruzzo, l’università Politecnica delle Marche, la Camera di commercio e la Confindustria Chieti-Pescara. Se il rettore ha annunciato un’azione di accertamento, Masci pensa positivo: «Il progetto per l’ex Cofa è ambizioso e sana una ferita della città: quell’area strategica da vent’anni è abbandonata. Per questo, tutti insieme abbiamo pensato di puntare sul bando: in centinaia hanno partecipato, sono stati selezionati 146 progetti, il nostro è arrivato 29° a fronte di 27 finanziati. Guardo al lato positivo», dice Masci, «nei giorni scorsi, lo stesso ministero della Coesione ha presentato un emendamento a una legge in Parlamento in base al quale 200 milioni per la programmazione 2021-2027 del Fondo di coesione sociale siano utilizzati per finanziare lo scorrimento delle graduatorie. È una grande speranza anche per noi». Il rettore vuole chiedere gli atti a Roma e «verificare»: «Tutti i passi che si possono fare per rafforzare la grande speranza li faremo», gli fa eco il sindaco, «siamo a un passo dal risultato».
TRE PIAZZE SUL MARE Su un’area di 32mila metri quadrati di proprietà della Regione, sono previsti un parco urbano attrezzato con una piazza teatro, una piazza del mare e una piazza dell’agorà, tre edifici per aule e laboratori universitari, sala conferenze e uno spazio espositivo. La relazione del progetto, redatto dall’Astudio di Roma, recita: «L’intervento prevede la realizzazione di un parco urbano attrezzato fronte mare e ad esso esposto. Un parco fatto di macchia mediterranea, dune e vegetazione adattata alle condizioni di vento, sale e sole tipiche delle coste mediterranee. All’interno del parco ed in un rapporto di dialogo con esso, una serie di edifici ospitano servizi di alta centralità urbana legati alla formazione d’eccellenza, alla ricerca scientifica e applicata, alla nuova imprenditoria, all’exhibit, alla divulgazione e alla comunicazione. Verde ed edifici sono interconnessi tra loro, con il territorio circostante e con le altre infrastrutture urbane, da un sistema di percorsi (pedonali e ciclabili), liberi, aperti e facilmente utilizzabili da tutta la cittadinanza». «Questo progetto ambizioso», dice Masci, «permette di ricucire lo spazio tra ponte del Mare e porto turistico. Insieme all’area di risulta, all’ex Cofa si gioca il futuro della città: siamo convinti che sia una operazione decisiva e la porteremo avanti».