Foro di Pescara in lutto, è morto l’avvocato Carlone

Il penalista stroncato da una malattia a 60 anni, oggi alle 16 i funerali alla basilica dei Sette dolori. Lascia quattro figli. Il ricordo commosso dei colleghi di studio: «Ha lavorato fino all’ultimo, anche dal letto dell'ospedale»

PESCARA. «È stato un maestro professionale e un maestro di vita, ci ha insegnato e ci insegnerà ancora la differenza tra il correre e lo scappare». Così i legali cresciuti nel suo studio di via Tasso ricordano l’avvocato Giancarlo Carlone, morto ieri all’età di 60 anni per una malattia. «Ha lavorato fino all’ultimo e anche dal letto di ospedale non smetteva di darci indicazioni per telefono», racconta l’avvocato Manuel Sciolè, il suo braccio destro nel penale insieme all’avvocato Alessandro Perrucci. La morte di Carlone ha lasciato impietriti tutti gli altri colleghi di studio, gli avvocati Giacomo Cecchinelli e Giacomo Di Francesco. Per loro, Carlone era più di un insegnante di diritto: era uno che li aveva presi da praticanti subito dopo l’università e, giorno dopo giorno, li ha accompagnati in un ambiente senza scrupoli e li ha fatti crescere fino a renderli professionisti autonomi nelle aule del tribunale. Ancora più addolorati i figli dell’avvocato: il primogenito Gianluca che guida lo studio, Francesca e Gianmarco, entrambi studenti di Giurisprudenza e pronti a seguire le orme del padre, e Giancarlo junior, studente delle superiori. Tra i più colpiti per la scomparsa di Carlone c’è anche l’amico di sempre, Nicola Di Paolo, quasi un fratello putativo e un avvocato aggiunto dello studio, un fac totum che ha sempre supportato Carlone .

Oggi sarà il giorno dell’addio: alle 16 saranno celebrati i funerali nella basilica della Madonna dei Sette dolori. Sarà presente anche una delegazione dell’Ordine degli avvocati per portare il saluto di una comunità in lutto: Carlone era una persona nota nell’ambiente giudiziario e, in tribunale, non passava mai inosservato.

Carlone era avvocato da 31 anni: mezza vita da legale. Si era iscritto all’albo nel 1985 e, nel corso degli anni, era diventato anche un avvocato patrocinante in Cassazione. Era un esperto penalista. L’ultimo caso che Carlone stava seguendo in prima persona è quello dei presunti fallimenti pilotati contestati al noto imprenditore di Montesilvano Mauro Mattucci, patron del Tortuga: un caso intricato, nato da due procure di diverse, Pescara e Chieti, e adesso riunito a Chieti. Ancora prima, l’avvocato era riuscito a ottenere l’assoluzione di un ingegnere della Montedison nell’ambito del processo sui veleni di Bussi. «L’avvocato era una persona combattiva e determinata ed era capace di trovare sempre nuovi stimoli. Inoltre, aveva la straordinaria capacità di trasmettere a tutti noi le sue motivazioni», dice Sciolè a nome di tutti i legali dello studio Carlone.

©RIPRODUZIONE RISERVATA