Forza Italia, bufera sulle nomine Gli ex An contro Pagano e Masci

Sospiri attacca il presidente regionale del partito dopo l’incarico al nuovo coordinatore provinciale «Continuiamo ad essere esclusi dalle scelte importanti. Subito i congressi, o li convocheremo noi»

PESCARA. È bufera all’interno di Forza Italia dopo la nomina di Carlo Masci a coordinatore provinciale del partito. Ieri, la componente degli ex An che fa capo al capogruppo regionale Lorenzo Sospiri ha attaccato pesantemente sia il presidente regionale di Forza Italia Nazario Pagano che il neo coordinatore Masci. In sei, e cioè Sospiri, Marcello Antonelli, Vincenzo D’Incecco, Fabrizio Rapposelli, Mario Lattanzio e Sandro Marinelli, hanno persino messo in dubbio ciò che ha riferito Pagano sabato scorso e cioè che il rinnovo della cariche di coordinatori nelle quattro province abruzzesi sia stato deciso da Silvio Berlusconi in persona.

«Dopo la chiusura delle liste regionali in Italia, dopo gli affari riguardanti il Milan», hanno detto gli ex An con evidente sarcasmo, «siamo certi e sicuri che la prima preoccupazione del presidente Berlusconi siano stati i problemi di Pagano e la nomina dei nuovi coordinatori provinciali di Forza Italia in Abruzzo». «Una bella soddisfazione per la nostra regione», hanno proseguito, «quella di essere in cima ai pensieri del leader nazionale degli azzurri. Ora, però, recuperando la dimensione del realismo, prendiamo atto delle nomine fatte nella consueta solitudine dal coordinatore regionale Pagano e chiediamo anche al neo coordinatore provinciale Masci di convocare subito i congressi che, in caso contrario, autoconvocheremo forti dei nostri numeri». Le dichiarazioni degli esponenti di Forza Italia si sono fatte poi ancora più dure. «Il provvedimento ufficializzato ieri (sabato, ndr) dal coordinatore Pagano nella sua ormai tradizionale solitudine», hanno osservato, «contiene una somma di incoerenti debolezze». Secondo i sei, non sarebbe vero che la scelta di Masci ha condannato all’isolamento la componente sospiriana del partito. «La matematica ci dice il contrario», hanno avvertito, «il numero dei voti, degli eletti e degli iscritti ci dice che siamo tutt’altro che isolati. Anzi, siamo una maggioranza che continua a restare esclusa dalle scelte fondamentali effettuate dal partito». E ancora: «I coordinatori continuano a parlare di unità e giustamente l’imposizione di nomine fatte in segreto come i ladri di Bagdad rientra nella ricerca di unità».

Poi l’attacco a Masci: «Facciamo i nostri auguri a Masci, sicuramente un’ottima persona ed esponente politico, ma certamente mai disponibile, nella sua storia, a fare un passo indietro per garantire l’unità». Gli ex An hanno parlato, inoltre, di Lucio Petrocco, l’ex coordinatore che si è dimesso prima della nomina di Masci. «Nel caso di Petrocco, Pagano si è sconfessato», hanno fatto notare, «Pagano, ai tempi della costituzione del Pdl, ha svolto un congresso contro il capogruppo Sospiri contestando la presenza di Masci, proprio perché riteneva che non potesse far parte di Forza Italia. Che la sua partecipazione al congresso fosse illegittima, visto che era, contemporaneamente, il leader di gruppi consiliari e liste civiche distinte da Forza Italia, liste che andavano prioritariamente sciolte. Scioglimento che, supponiamo, a questo punto sarà immediato e consequenziale». Il riferimento è alla lista civica Pescara futura, di cui Masci è unico consigliere comunale. «Crediamo alle parole di Masci, quando afferma di voler contribuire al rilancio e alla ricostruzione di una forza di centrodestra compatta e forte», ha concluso Sospiri, «se questo è l’obiettivo, convochi subito i congressi».

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