FOSSACESIA. La giunta comunale di Fossacesia ha dato il via all’iter amministrativo per l’estensione delle Zone 30 su tutto il territorio comunale, confermando la volontà dell’amministrazione di promuovere una mobilità più sicura, sostenibile e attenta ai soggetti più fragili. Con l’atto di indirizzo approvato, il comandante della polizia locale, Alfredo Ciccocioppo, è stato incaricato di elaborare una proposta tecnica articolata che preveda l’individuazione delle aree interessate dal limite di velocità di 30 km orari, l’analisi dei flussi di traffico veicolare e pedonale, la valutazione delle principali criticità stradali e la definizione degli interventi necessari in termini di segnaletica e dispositivi per la moderazione della velocità. L’intervento interesserà in modo prioritario le zone residenziali, le aree a maggiore vocazione turistica, i tracciati in prossimità della Via Verde della Costa dei Trabocchi e gli assi viari tradizionalmente più frequentati. Parallelamente, l’ufficio di segreteria del sindaco sarà impegnato nella programmazione di iniziative di informazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, alle scuole e alle associazioni che operano nel campo della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile. «L’estensione delle Zone 30 rappresenta una scelta strategica per migliorare la vivibilità urbana e la sicurezza di pedoni e ciclisti», ha dichiarato il sindaco Enrico Di Giuseppantonio, «Si tratta di uno strumento concreto per ridurre il rischio di incidenti, contenere l’inquinamento e innalzare la qualità della vita. È un percorso coerente con l’impegno di Fossacesia nella tutela ambientale e nella promozione della mobilità dolce, testimoniato dalla Bandiera Blu, riconfermata da 24 anni, e dal titolo di Comune Ciclabile Fiab». L'assessore alla sicurezza Umberto Petrosemolo, che sottolinea come «la revisione dei limiti di velocità nelle aree più sensibili del territorio sia un passaggio necessario per garantire una circolazione più ordinata e sicura. Le Zone 30 contribuiranno a rendere più protetti i centri abitati, i quartieri residenziali e i percorsi turistici, inclusi quelli di collegamento con la costa e la Via Verde».