Frana a Colle Renazzo, quaranta famiglie bloccate da 110 giorni/ Foto

Pescara, la strada chiusa dai giorni dell’alluvione del 2 dicembre dell’anno scorso. I residenti: siamo imprigionati, viabilità impossibile per tutta San Silvestro
PESCARA. Camminano per la salita di Colle Renazzo per raggiungere le auto lasciate a quasi un chilometro di distanza dalle case. E’ il percorso che centinaia di residenti delle palazzine di strada Colle Renazzo sono costretti a fare dai giorni dell’alluvione, da quando il 2 dicembre la collina è franata e la strada, tra l’incrocio con strada Casa delle Monache fino al belvedere di Colle Renazzo, è stata transennata imprigionando i cittadini che, per raggiungere le auto, devono affrontare le salite e per tornare a casa sono costretti, come raccontano, al «giro d'Italia».
Nessuno, dopo l’alluvione, ha mai visto fare lavori e i residenti, tra cui Ercole Mancini e Giancarlo Di Santo, sono in attesa che quelle transenne, messe ormai quasi 110 giorni fa, vengano tolte non solo per poter tornare a casa con la macchina, ma anche per evitare i numerosi disagi nella viabilità.
A piedi da 110 giorni. «Siamo costretti ad andare a piedi», spiega Mancini che fa parte di un gruppo di volontari della Protezione civile di San Silvestro mentre, accanto a lui, una giovane mamma, Cristina Mancini, sta per terminare la salita. «A piedi vanno gli anziani e i bambini che devono andare a scuola e all’asilo e che, a volte, a causa della pendenza vengono presi in braccio». Inizia con una scarpinata la giornata per una quarantina di famiglie, tra cui molti pensionati, ma la strada chiusa non è un disagio solo per i residenti di quell’agglomerato di case, ma anche per la viabilità dei circa 2 mila residenti di San Silvestro. «Perché è un problema», spiegano ancora, «anche per chi deve andare a lavorare e che passava di qua per accorciare mentre, da dicembre scorso, deve allungare il percorso di parecchio».
Il Comune annuncia: riapriremo a fine gennaio. Eppure, il 22 gennaio il Comune, attraverso gli assessori alla Protezione civile Berardino Fiorilli e al Patrimonio Eugenio Seccia, aveva assicurato: «La strada riaprirà tra dieci giorni», mentre invece a distanza di quasi sessanta giorni dall’annuncio di riapertura quel tratto di Colle Renazzo è ancora chiuso. Chi deve fare i lavori?
Il Comune riannuncia: strada aperta a fine marzo. «L’amministrazione», ricostruiscono gli assessori Seccia e Fiorilli, «ha firmato l’ordinanza per imporre ai proprietari privati la messa in sicurezza dei terreni che avevano subìto la frana: la maggior parte ha ottemperato ma mancano ancora all’appello alcuni metri di scarpata», spiegano i due assessori annunciando che «entro la prossima settimana l’amministrazione provvederà con i propri mezzi alla sistemazione della scarpata, agli interventi di messa in sicurezza e di ripristino».
Una volta garantita la sicurezza, gli assessori Seccia e Fiorilli dicono: «A quel punto, entro la prossima settimana, riapriremo al traffico anche via Colle Renazzo prevedendo l’istituzione del senso unico a salire, creando dunque un anello tra strada Colle Renazzo e strada Casone». Quindi, per la prossima settimana i residenti, come tranquillizzano gli assessori, potranno tornare a riprendere le macchine e sulla strada transiteranno anche gli autobus.
«Fosso Valellunga, imminente riapertura parziale». L’alluvione del 2 e 3 dicembre ha colpito la città provocando 15 frane sul territorio. Se strada Casone, come spiegano gli assessori, è stata pulita dai detriti e dagli alberi caduti ed è stata riaperta ieri, resta più difficile la situazione di Fosso Vallelunga. «Stiamo cercando una soluzione per la riapertura almeno parziale al traffico anche di Fosso Vallelunga», concludono Seccia e Fiorilli, «dove però la carreggiata stradale è esplosa: il sottostrato stradale si è completamente svuotato. La situazione, qui, è più complessa ma stiamo ipotizzando un’imminente riapertura parziale della carreggiata in attesa delle opere definitive».
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