Fuga dal mare sporco I clienti: «Risarciteci»

Spiaggia al confine con Francavilla semideserta dopo i divieti

PESCARA. Il mare inquinato sta facendo scappare bagnanti e turisti. A 24 ore dall’installazione dei cartelli con i divieti, la spiaggia al confine con Francavilla si è praticamente svuotata e i clienti hanno cominciato ad inviare le richieste di risarcimento ai balneatori. È l’ennesimo danno causato dal mare sporco in questa stagione balneare. Così, dopo l’inchiesta aperta dalla magistratura per fare chiarezza sulla vicenda dello sversamento in mare di 25mila metri cubi di liquami a fine luglio e sulla mancata applicazione del divieto di balneazione all’altezza di via Balilla, sono cominciati i problemi anche sul litorale sud. Giovedì scorso, i Comuni di Pescara e Francavilla sono stati costretti ad emanare un’ordinanza per bloccare la balneazione nel tratto di mare all’altezza di Fosso Pretaro, proprio al confine tra i due Comuni, perché le analisi dell’Arta hanno evidenziato un inquinamento da record da colibatteri. E il primo effetto negativo è stata la fuga dei bagnanti. Il litorale intorno a Fosso Pretaro ieri era semi deserto (nella foto grande a destra di Giulio Carota). «La spiaggia è quasi vuota oggi», dice Angelo Sissa, titolare dello stabilimento Il Pirata, il più colpito dall’ordinanza di divieto, «ma ora oltre al danno pure la beffa, perché mi sono già arrivate 15 mail dai clienti che chiedono di essere risarciti del danno causato dal mare sporco. Ma io che c’entro? Se la prendessero con i responsabili di questa situazione, ossia chi dovrebbe far funzionare alla perfezione il depuratore». «Non è vero che il mare è inquinato», prosegue, «si tratta di uno scontro politico e opposizioni stanno strumentalizzando la cosa. Io, comunque, stamattina mi sono fatto il bagno».

Non la pensa così Gabriella Galgano, cliente di vecchia data dello stabilimento Il Pirata. «Vengo qui da anni e l’inquinamento c’è sempre stato», afferma, «ma è difficile mantenere i miei figli piccoli sulla spiaggia evitando che vadano in acqua. Comunque, verso la fine di luglio, il più piccolo ha avuto una dermatite. Pensavamo che fosse il caldo ma, dopo le notizie apparse sui giornali di tanti bambini ammalati, cresce il sospetto che si tratti delle conseguenze del mare inquinato». Esprime qualche preoccupazione per le condizioni dell’acqua Annarita Picini. «Il bagno lo evito per sicurezza», rivela, «e non ho affatto intenzione di trasgredire i divieti di balneazione». Dice di avere problemi, invece, una giovane mamma, Daniela Toto. «I miei bambini hanno fatto sempre il bagno fino a quando non sono stati affissi i cartelli con i divieti», fa presente, «a mio figlio più grande di 6 anni sono riuscita a spiegargli che non deve entrare in acqua. Ma a quello di 2 anni è più difficile e non so se riuscirò a trattenerlo nei prossimi giorni». Poi aggiunge con una punta di pessimismo: «Non penso che le condizioni del mare possano migliorare nei prossimi giorni. La mattina, del resto, l’acqua appare sempre pulita, mentre il pomeriggio peggiora notevolmente». Più temerario l’ex consigliere comunale Antonio Di Girolamo, anche lui cliente dello stabilimento Il Pirata. «Il bagno l’ho fatto anche oggi, nonostante il divieto», spiega, «la colpa dell’inquinamento è del depuratore che, quando ci sono tanti turisti, non riesce a funzionare alla perfezione. Comunque, le vari fazioni politiche devono smettere di farsi la guerra, pensino piuttosto a rendere balneabile il mare». Non sembra badare molto al divieto nemmeno Franco Muto. «Io e i miei amici abbiamo fatto il bagno senza problemi», confessa.

Non è dello stesso parere Il segretario dell’Adiconsum Alberto Corraro, affezionato frequentatore della spiaggia vicina a Fosso Pretaro. «L’inquinamento non ha colore politico», osserva, «i balneatori dovrebbero essere più attivi e difendere meglio il loro mare». Rinuncia volentieri ad entrare in acqua anche Daniela Martino: «qui il bagno non l’ho mai fatto salvo rare volte. Certo, in Sardegna sarebbe diverso». «Ci sono stati tanti casi di bambini ammalati», le fa eco Antonella Coppola, «ma oggi non sono riuscita a trattenere mio figlio che voleva entrare in acqua».

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