Gas annacquato, la Gtm chiede una perizia

In tribunale la controversia sul problema del rifornimento che blocca i bus ecologici

PESCARA. È approdata in tribunale la controversia sul gas annacquato che blocca in deposito gli autobus antismog. La Gtm, che ha acquistato insieme ad Arpa 64 bus a metano, ha infatti messo in mora tutte le società coinvolte nella fornitura di gas. Seccondo la società di trasporti pescarese, infatti, è la troppa acqua contenuta nel metano che arriva all'impianto di rifornimento a rendere impossibile l'approvvigionamento dei bus.

Così, l'ufficio legale della Gtm ha scritto al tribunale di Pescara chiedendo una perizia super partes sulla qualità del metano. Il problema del rifornimento per gli autobus ecologici è venuto fuori quando l'impianto, gestito da Gtm, è stato messo in funzione.

«Questi mezzi», spiega il presidente Gtm Michele Russo, «vanno riforniti a pressioni molto alte. Ma ai primi tentativi ci siamo resi conto che qualcosa non andava. La ragione è stata individuata nell'acqua presente nel gas in entrata. A quel punto, ci siamo rivolti a Pescara Distribuzione gas, che ha asciugato le condotte. Ma non è bastato». Così, i bus sono rimasti fermi. La Gtm ha trovato una soluzione di emergenza comprando degli essiccatori e, se tutto va bene, già dalla prossima settimana i mezzi antismog potranno circolare, almeno in via sperimentale.

«Per risolvere definitivamente il problema, però», spiega Russo, «il nostro fornitore Blue Ranton e la Snam che a sua volta la rifornisce, dovrebbero migliorare la qualità del gas erogato. Per questo, abbiamo messo in mora tutti i soggetti interessati e chiesto una perizia al tribunale per avere la controprova che il problema dipende solo dal gas».

Intanto, a sollevare dubbi sul reale beneficio contro l'inquinamento dei bus a metano è il responsabile trasporti del Pd Aurelio Giammorretti che ha più volte chiesto chiarimenti in merito a Gtm e a tutte le autorità. «Che il metano inquini meno degli euro 5», risponde Russo, «è noto. E io mi fido degli studi e delle scelte fatte da tutte le aziende di trasporto in Italia e nel mondo».

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