Gli fanno la multa ma non lo sa, dopo 4 anni paga 11mila euro

Un 51enne che lavora in ospedale non controlla la Pec da anni: «Non ci so fare con la tecnologia». E la sanzione lievita: «Sono stato distratto, ho saldato tutto grazie anche ai risparmi di mia madre»
PESCARA. Ben 11mila euro di multa che gli sono arrivati nella sua casella Pec, ma di cui non si era mai accorto. Fino alla scorsa settimana. Quando l’automobilista onesto ha racimolato tutti i suoi risparmi ed è andato a pagare il dovuto con un bonifico postale. Senza troppe lamentele. Seppur sia convinto: «Io andavo piano con la macchina perché lo sapevo che lì c’èra il T-Red». La strada in questione è quella di via Colle Renazzo, dove è in vigore il limite a 50 chilometri orari e il Comune aveva installato un T-Red. Rilevatore di velocità tolto però nel settembre 2021, perché il Comune non ha rinnovato la convenzione semestrale con la ditta che ha fornito l'apparecchio.
Se si infrange il Codice della strada, scatta la multa che viene notificata sulla pec dell’automobilista: in caso di mancato pagamento dopo 5 giorni partono gli aumenti, con tanto di interessi. Più passa il tempo, più il conto diventa salato. Lo sa bene l’automobilista onesto: pescarese di 51 anni che fa l’addeto alle pulizie nell’ospedale. Da marzo 2021 non aveva mai aperto la sua mail Pec. E lo confessa: «Sono stato distratto, è vero. Con la tecnologia non ci so molto fare».
A bordo della sua Fiat Qubo, il 51enne è solito passare lungo via Colle Renazzo: «Ho un garage lì vicino e vado a fare dei lavoretti per me». E questi lavoretti gli sono costati cari. Carta alla mano, la prima multa è scattata il 6 marzo 2021 (notificata poi il 25). Altre il 10, 20, 21, 23, 24 e 28 marzo di quattro anni fa. E poi ancora il mese successivo: il 2 e il 19 aprile 2021. Poi il primo, il 18, il 19, il 26 (due volte) giugno 2021. Tre volte il 12 luglio 2021, poi il 4 agosto. Queste sono le date riportate nei verbali emessi e notificati all’automobilista scatenato. E alla fine, il totale da pagare è stato di 11mila e 160 euro e 85 centesimi. Anche dalla polizia locale arriva la conferma che quelle multe sono dovute ad eccesso di velocità, oltre all’omessa comunicazione del conducente.
Pagare comunque non è stato semplice: «Ho avuto difficoltà, lo ammetto. Mi ha anche aiutato mia madre. Però non ci ho pensato troppo e non ho neppure messo gli avvocati di mezzo. Ho preso e sono andato a pagare con un bonifico postale». Come spesso accade in casi eclatanti come questi, l’automobilista avrebbe potuto forse impugnare la multa e chiedere più riscontri. Ma invece ha voluto sollevare il trofeo dell’onestà e saldare la sanzione. E il 51enne conclude: «Ma anche adesso che ho pagato, mica ho capito come si fa a controllare la pec».
@RIPRODUZIONE RISERVATA