«Ho reagito con tutte le mie forze»

12 Luglio 2022

Il 49enne accerchiato dai banditi: ho provato a salvare i soldi, non ce l’ho fatta

PESCARA. «Ho provato a reagire con tutte le mie forze, ci ho provato, ma non ce l’ho fatta a salvare il plico con i soldi». Così la guardia giurata di 49 anni di Chieti Scalo ieri mentre, subito dopo la rapina, veniva portato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale civile di Pescara. Con lui, per qualche istante, il comandante di Sicuritalia Ivri, Jimmy Croce a cui ha affidato quelle parole piene di amarezza e di rammarico. «Dopo aver saputo del colpo», racconta Croce, «mi sono subito precipitato sul posto e, appena arrivato, ho incrociato l’ambulanza che proprio in quel momento stava andando via e l’ho fermata perché volevo assolutamente vedere con i miei occhi come stava il collega. Aveva la faccia tutta sporca di sangue. In pochi secondi, mi ha raccontato quello che gli era appena successo. Quindi, l’aggressione da parte di due uomini armati e con casco in testa, il suo tentativo di difendersi e di difendere soprattutto i soldi e la sua pistola, e poi le botte ricevute ovunque, in testa e i calci a ripetizione. Era come mortificato», prosegue il comandante di Sicuritalia, «per non essere riuscito ad evitare che i malviventi prendessero il denaro. Di lui, delle sue condizioni non gli importava nulla. Più volte, mi ha ripetuto: “Comandante, io ho reagito, ho reagito, ma non ce l’ho fatta”. Io gli ho detto di non preoccuparsi e di stare tranquillo perché siamo tutti fieri di lui. Parliamo infatti di una delle guardie più esperte che abbiamo. Basti pensare», prosegue, «che fa questo lavoro da 25 anni. Fra l’altro è anche ben messo fisicamente per cui ai malviventi ha dato parecchio filo da torcere. Ne sono certo e la dimostrazione è che, a parte i soldi che in quel momento aveva appena ritirato dall’Agroalimentare e aveva in mano, altro non è stato preso. Il furgone non è stato toccato. Prima di andarmene, l’ho voluto abbracciare». Ed è lo stesso comandante di Sicuritalia Ivri a ricordare che quella di ieri mattina è stata la seconda rapina che l’istituto subisce nel giro di poco tempo: «Nemmeno tre mesi fa», sottolinea, «siamo stati vittima di un assalto quasi mai visto prima da malviventi che hanno messo a dura prova la nostra struttura. Ieri, un altro colpo ancora. Nonostante ciò, noi continuiamo ad andare avanti a testa alta e in quella che è la nostra mission. L’azienda, in ogni modo, si è subito attivata per tutelare la guardia giurata che ha fatto tutto quello che poteva fare, considerando le condizioni in cui si è trovato. Anche alcuni testimoni hanno riferito che l’aggressione è stata particolarmente efferata. Adesso», conclude, «confidiamo negli inquirenti ai quali siamo pronti a dare tutto il nostro supporto come sempre». (a.d.f.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.