I medici vanno in ferie chiudono cinque reparti

Ospedale San Massimo di Penne, disagi per i pazienti: sospesi i ricoveri a Otorinolaringoiatria, Neurologia, Diabetologia, Oculistica e Urologia

PENNE. L’avvento del periodo vacanziero per l’ospedale San Massimo di Penne equivale a un’ulteriore contrazione dei servizi e delle attività sanitarie già ridimensionate per effetto della riorganizzazione dell’intera rete aziendale. Per consentire al personale medico e paramedico di beneficiare delle proprie ferie, la direzione del presidio pennese ha disposto la chiusura programmata di alcuni reparti e ambulatori.

In particolare, saranno sospesi i ricoveri nell’unità operativa di Otorinolaringoiatria dal 4 agosto al 27 agosto, ma si garantiranno la consulenza e le attività di ambulatorio almeno nei giorni feriali. Chiudono anche, per periodi che variano da un minimo di 15 giorni a un massimo di un mese o anche più, gli ambulatori di Neurologia, Diabetologia, Oculistica e Urologia. Nulla di nuovo, perché lo stesso provvedimento è stato adottato anche durante le feste natalizie sempre a causa della carenza di personale medico negli organici. Al San Massimo - che nelle intenzioni della Asl e della Regione rimane un ospedale per acuzie - negli ultimi anni, il problema dei reparti che lavorano sotto organico è diventato cronico, creando polemiche e non pochi disagi all’utenza. Nonostante i tagli imposti dalla spending review del Governo, il nosocomio pennese non chiuderà. Lo ha assicurato pochi giorni fa il manager generale della Asl Claudio D’Amario confermando inoltre che sono in arrivo 14 milioni di euro per la totale ristrutturazione dell’attuale sede del presidio ospedaliero. «Subito dopo le ferie estive», aveva dichiarato D’Amario, «provvederemo a potenziare e stabilizzare le piante organiche delle diverse unità operative dell’ospedale di Penne. Un’azione importante che procederà di pari passo con la riqualificazione fisica degli edifici». La notizia dell’ingente finanziamento che porterà alla rinascita del polo sanitario vestino ha raccolto il plauso di tutte le forze politiche, anche del Pdl che aveva fortemente caldeggiato il trasferimento presso la struttura del Carmine che verrà invece adibita, secondo i progetti della Asl pescarese, a una residenza per anziani e per utenti affetti da patologie a rilevanza sociale. «Si tratta di un successo della gestione commissariale del presidente Gianni Chiodi», sottolinea il coordinamento cittadino del Pdl, «che ha evitato che il presidio di Penne venisse riconvertito in strutture riabilitative e riuscendo inoltre a recuperare fondi già disponibili per oltre 12 milioni di euro. Secondo le stime della Asl, il trasferimento nella sede del Carmine sarebbe troppo costoso e pertanto si è scelto di riqualificare il vecchio ospedale San Massimo».

Claudia Ficcaglia

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