“I Nonni e la memoria del fiume Tirino” Bussi non è solo discarica e cratere sismico

6 Aprile 2016

BUSSI SUL TIRINO. Ci tiene il direttore del settore turismo del Centro di educazione ambientale il Bosso, Paolo Setta, a far sapere che il suo paese Bussi, ha sempre conservato «aspetti positivi» che...

BUSSI SUL TIRINO. Ci tiene il direttore del settore turismo del Centro di educazione ambientale il Bosso, Paolo Setta, a far sapere che il suo paese Bussi, ha sempre conservato «aspetti positivi» che oggi emergono con maggiore evidenza.

Bussi, insomma, non è solo il luogo della discarica e dell'inquinamento delle acque, oppure il paese del cratere sismico con grandi danni al patrimonio edilizio e famiglie ancora con l'assegno di autonoma sistemazione. L'ultima conferma arriva dal progetto di interesse sociale e culturale "I Nonni: memoria del fiume Tirino", patrocinato da Regione, Provincia, parco nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga e Comune, con il supporto di partner privati residenti nel comprensorio bussese, con un sostegno importante di Solvay chimica.

«Progetto unico nel suo genere» osserva Setta «per rilanciare la coesione sociale e l’orgoglio della comunità attraverso una straordinaria interazione tra la generazione dei Nonni e i 180 studenti della scuola di Bussi con i genitori e soprattutto gli anziani. Un progetto didattico che coinvolgerà oltre 500 bussesi, volto a rilanciare un territorio forse troppo vessato, eppure ancora vivo, attivo e positivo, unito intorno al tema del paesaggio fluviale.

Nel programma, incontri periodici con i nonni che racconteranno il loro lavoro nella fabbrica o negli orti, e le nonne parleranno delle tradizioni e di ambienti familiari. Il tutto arricchito da escursioni attività di ricerca storica e artistica con i laboratori educativi. (w.te.)

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