Il Comune a Rfi: l’ascensore rotto va riparato, è un gesto di civiltà

Dopo la denuncia della famiglia parte la lettera per risolvere il guasto alla stazione di Porta Nuova L’assessore Di Nisio: «L’impianto deve essere ripristinato subito, non si può restare nell’inerzia»
PESCARA. «Sollecitiamo un rapido ed efficace intervento che ripristini senza ulteriori indugi la funzionalità dell’ascensore della stazione di Porta Nuova». Dal Comune parte una lettera indirizzata a Rfi per aggiustare l’ascensore rotto tra il secondo e il terzo binario della stazione di Porta Nuova: una rottura che costringe una bambina disabile di 9 anni a percorrere le scale portata in braccio dai genitori insieme alla sua carrozzina. Dopo la denuncia della famiglia di Scafa e la presa di posizione dell’associazione Carrozzine Determinate di Claudio Ferrante, il sindaco Carlo Masci e l’assessore alle Politiche per la disabilità Nicoletta Di Nisio scrivono a Maria Grazia De Vita, ingegnere di Rfi della direzione territoriale produzione di Ancona: «Un guasto non riparato a un ascensore non può farci scendere rispetto al piano della civiltà; un ritardo rispetto a una segnalazione non può farci cadere nel limbo dell’inerzia. Fare presto e fare bene», dicono Masci e Di Nisio, «derivano non solo dalla logica della buona amministrazione ma anche dalla solidarietà che ci rapporta a chi è più svantaggiato proprio per eliminare quel gradino a volte insormontabile che ci separa da un concetto di eguaglianza non solo a parole».
Dall’inizio di maggio, la bambina è vittima di un’odissea durante gli spostamenti per le sedute di fisioterapia: con la mamma e il papà prende il treno due volte a settimana da Scafa per andare a fare le terapie all’istituto Don Orione ma, arrivata a Porta Nuova, si trova davanti l’ascensore «in manutenzione». Secondo Rfi, «per la natura stessa del guasto», l’ascensore non sarà riparato prima del 27 giugno. Il Comune chiede di fare presto: «Non dobbiamo assistere passivamente a scene come quelle che si sono verificate negli ultimi giorni a Pescara Porta Nuova, Montesilvano e Silvi», dicono sindaco e assessore Di Nisio, «in cui ragazzi invalidi sono stati presi in braccio e trasportati così per mancanza o inefficienza delle strutture che dovrebbero garantire la piena fruizione dei servizi e assicurare una parità non solo formale. A volte», così si conclude la lettera, «la civiltà si misura da un semplice tasto e da un impulso elettrico che rendono migliore la vita degli altri e ci rendono tutti migliori».
Sul caso, sono intervenuti anche il senatore Pd Luciano D’Alfonso, che ha rilanciato la segnalazione dei «pesanti disagi» ai vertici di Rfi, e la consigliera regionale del M5S Sara Marcozzi che ha detto: «È inaccettabile il calvario che molte persone con disabilità sono costrette ad affrontare ogni giorno nelle stazioni d’Abruzzo».