Il consigliere Pd Giampietro: la struttura ai giovani creativi
«Sono anni che l’ex Ferrhotel è fra i beni alienabili del Comune e, così come in passato, anche nel 2014 è stato un atto dovuto per ragioni contabili e di bilancio. Per venderlo c’è bisogno di altro:...
«Sono anni che l’ex Ferrhotel è fra i beni alienabili del Comune e, così come in passato, anche nel 2014 è stato un atto dovuto per ragioni contabili e di bilancio. Per venderlo c’è bisogno di altro: il cartello “vendesi” non è stato affisso. E resto personalmente convinto che l’ex Ferrhotel, sottoposto a vincoli architettonici, sia un patrimonio dei pescaresi e tale debba restare».
Lo afferma il consigliere Pd Piero Giampietro che il 12 aprile scorso, un mese prima delle elezioni, aveva lanciato la proposta di fare del vecchio albergo dei ferrovieri una casa per le imprese creative dei giovani: «Bisogna lavorare all’individuazione di risorse esterne, come quelle comunitarie, per ridare il Ferrhotel ai pescaresi senza pesare sulle casse comunali. Stiamo studiando le possibili soluzioni, e su questo contiamo di trovare la collaborazione anche delle altre forze politiche. Al tempo stesso», afferma Giampietro, «nessun passo indietro rispetto all’impegno di dare alla città uno spazio dove giovani professionisti, creativi, piccoli imprenditori siano messi nelle condizioni di lavorare a canoni agevolati: assieme all’amministrazione stiamo lavorando a un censimento delle strutture per individuare gli spazi adeguati al co-working in un periodo più breve rispetto ai tempi necessari per l’eventuale riutilizzo del Ferrhotel. Gli spazi vanno messi a disposizione di chi vuole rendersi utile e vuole lavorare».