Il disinfettante? Al liceo D’Ascanio lo fanno direttamente gli studenti 

Gli istituti cittadini alle prese con l’incubo coronavirus puntano su informazione e didattica E dopo l’incontro di ieri in Comune con sindaco e vice, presidi compatti: per ora non si chiude

MONTESILVANO. Maggiori precauzioni, messaggi inviati nelle chat dei genitori, annullamento delle gite scolastiche e dell’alternanza scuola-lavoro.
Ma c’è anche chi ha scelto di trasformare la paura del coronavirus in un’esperienza didattica e formativa per gli studenti. Anche a Montesilvano, i dirigenti scolastici in questi giorni sono alle prese con la paura del Covid-19 e con le numerose iniziative volte a ridurre i rischi di contagio.
Per fare il punto della situazione e seguire una strategia condivisa, il sindaco Ottavio De Martinis e il suo vice Paolo Cilli hanno incontrato ieri mattina i responsabili di tutte le scuole cittadine.
LA RIUNIONE. «I presidi hanno garantito la massima sorveglianza sanitaria nelle nostre scuole», riferisce il primo cittadino. «Al momento non c’è ragione, come qualcuno ha chiesto, di chiudere le scuole e se si dovessero presentare casi di contagio entreranno in vigore tutti provvedimenti dettati dal ministero».
Negli ultimi giorni i dirigenti dei sei istituti comprensivi e dei due istituti superiori di Montesilvano hanno già attuato una serie di iniziative, seguendo le indicazioni del ministero della Salute e cercando di mantenere un rapporto costante con le famiglie.
Ma c’è anche chi ha deciso di fare qualcosa in più. Ecco, nel dettaglio, la situazione scuola per scuola.
SCIENTIFICO D’ASCANIO. Per far fronte alla penuria di disinfettanti, gli studenti e i loro insegnanti di chimica hanno scelto il fai da te.
«Abbiamo deciso di acquistare tutti i prodotti necessari», spiega la dirigente Danila De Angelis, «per poter realizzare nei nostri laboratori il disinfettante da mettere a disposizione nei corridoi, trasformando l’emergenza in un’esperienza didattica e formativa. Lo stesso è accaduto con il laboratorio di informatica, dove gli studenti hanno realizzato dei cartelli da esporre nella scuola».
Tra le iniziative promosse, anche la creazione di una sezione dedicata al Coronavirus nel sito della scuola.
ISTITUTO ALESSANDRINI. Attività di prevenzione anche in via D’Agnese. «Abbiamo sospeso tutte le uscite fino al 15 marzo», evidenzia la dirigente Maria Teresa Di Donato, «compresa l’alternanza scuola-lavoro. Eviteremo in questo periodo l’utilizzo dell’aula magna da parte di esterni e abbiamo chiesto alle associazioni sportive che utilizzano la palestra di attenersi all’uso dei disinfettanti suggeriti».
ISTITUTO SILONE. A chiedere maggiore attenzione alle associazioni sportive c’è anche la scuola di Villa Carmine, dove i disinfettanti sono arrivati con qualche giorno di anticipo. «Ho deciso di giocare d'anticipo», rivela la dirigente Roberta Martorella, «ordinando i dispenser almeno dieci giorni fa. Per il resto possiamo solo affidarci al senso di responsabilità di ognuno, uniformare le linee di azione e invitare alla calma. Per questo ringrazio il sindaco che ha avuto la lungimiranza di convocarci».
TROIANO DELFICO. Tranquillizzare docenti e genitori è un compito che in questi giorni i dirigenti sono chiamati a svolgere. «Oltre ad attenerci alle linee guida e alle indicazioni fornite dal Ministero», commenta la dirigente Vincenza Medina, «ho invitato i genitori a tenere conto solo delle notizie ufficiali. Così, da giorni, li tengo costantemente aggiornati grazie alla chat di gruppo che conta oltre 50 rappresentanti, attraverso la quale condivido tutti i documenti, circolari e indicazioni da seguire».
DIREZIONE DIDATTICA. «Non stiamo facendo nulla di particolare», sottolinea il preside Roberto Chiavaroli, «se non mettere in atto alcuni comportamenti volti a una maggiore prudenza e attenzione. La situazione è tranquilla e non c’è particolare paura da parte di genitori e insegnanti».
ISTITUTO RODARI. Parole di rassicurazione anche dal preside Adriano Forcella: «Abbiamo rispettato le indicazioni ministeriali, informando i genitori sui comportamenti da seguire, chiedendo ai docenti di illustrare il decalogo in classe e invitando chi aveva trascorso qualche giorno fuori città a rivolgersi al proprio medico. In ogni caso nessuno era stato nelle zone rosse, per cui c’è un po’ di attenzione in più, ma è tutto sotto controllo».
VILLA VERROCCHIO. A temere il coronavirus sembrano essere in particolare i genitori dei bambini più piccoli, come evidenziato dalla dirigente Enrica Romano: «È giusto prendere delle precauzioni maggiori, ma il mio invito è a mantenere la lucidità e a non farsi prendere dal panico. Sicuramente i più spaventati sono i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia, ma invito anche loro a una maggiore serenità», conclude la dirigente.
©RIPRODUZIONE RISERVATA