Il dragaggio riparte a ritmo lento

Porto insabbiato, via allo scavo dei fanghi ma solo per 7 mila metri cubi
PESCARA. È ricominciato alle 7 di ieri il dragaggio del porto, a ridosso della diga foranea. La draga dell'impresa Nicolaj ha ripreso a scavare per rimuovere, dopo i primi duemila metri cubi di fanghi già portati via, altri settemila metri cubi di detriti. Costo dell'operazione: 1,9 milioni di euro. Tanto per capire, secondo il commissario al dragaggio Adriano Goio, ancora in attesa della delega dei poteri straordinari dal Consiglio dei ministri, è necessario raschiare una quantità compresa tra ottanta e centomila metri cubi di fanghi per riportare una condizione di normalità al porto ed evitare che le barche restino incagliate nei fondali bassi come è accaduto a una petroliera dell'Api e ai pescherecci.
Ma se il dragaggio proseguirà al ritmo di ieri ci vorrà un anno per ripulire porto e parte finale del fiume dai detriti: la golena, nella zona del circolo La Pescarina, resta una distesa di fanghi invasa anche dai topi. Alle 17 di ieri, dopo dieci ore di scavi, la draga ha scaricato i fanghi in una vasca di stoccaggio di temporaneo sulla banchina del molo ma, di fronte, nello spazio d'acqua che d'estate viene utilizzato dal catamarano Pescara jet per i collegamenti con la Croazia, è affiorata una distesa di detriti: tronchi di alberi, rami e radici, rifiuti.
Il sindaco Luigi Albore Mascia annuncia che da lunedì cambierà la marcia del dragaggio: «Momentaneamente i fanghi sono stoccati nella vasca di accumulo in attesa che lunedì riprenda il trattamento del materiale con il ritorno a Pescara, dal Belgio, degli operai di una ditta specializzata. Ma il Comune attende che la Regione Abruzzo rilasci in tempi strettissimi l'autorizzazione del servizio Gestione rifiuti per il prelievo di altri diecimila metri cubi evitando altri ritardi, mentre», continua il sindaco, «il 30 marzo dovrebbe essere espletata la procedura di valutazione di impatto ambientale (Via) per il materiale che verrà dragato con altri due milioni di euro».
«L'imperativo è fare presto», per Lorenzo Sospiri, consigliere regionale, comunale e capo pescarese del Pdl.
«Il dragaggio ripreso ieri? Un gioco costoso», per il capogruppo Pd Moreno Di Pietrantonio e il consigliere Enzo Del Vecchio che denunciano: «Il materiale da asportare è talmente consistente che la benna della draga non riesce a farsi largo nel fondale». Il Pd spara sul costo: «La sabbia dragata al porto turistico costa 15 euro al metro cubo, quella del porto prima 250 euro e oggi 100».
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