Il fascino della trebbiatura rivive a Colle San Donato

Pescara, due famiglie del rione mettono a disposizione una mietitrebbia e un trattore per riportare in vita una tecnica molto usata in passato in quella zona
PESCARA. Generazioni a confronto per assistere a un’usanza ormai dimenticata: quella della trebbiatura.
Ieri, alle pomeriggio alle cinque e mezza, Colle San Donato è tornato indietro di sessant’anni, diventando scenario di una dimostrazione ideata dalle famiglie della parrocchia. Gino De Nicola, proprietario di una trebbiatrice e di un trattore d’epoca, li ha messi a disposizione dei tanti contadini che con lui hanno in comune un passato di tradizioni e lavori nei campi, per ricreare il momento della trebbiatura. Entrambi i macchinari hanno più di sessant’anni e ad oggi sono stati soppiantati da versioni avanzate, molto più moderne e avanzate.
La trebbiatrice d’epoca si aziona grazie all’ausilio di un trattore che, a sua volta, viene riscaldato a gas: è la temperatura elevata a far muovere la puleggia e a permettere il suo funzionamento, per questo in gergo viene chiamato “testa calda”.
I covoni vengono imboccati su rimorchi e inseriti, poi, nella trebbiatrice che batte le spighe separando il grano dalla pula. Numerose le persone che ieri hanno partecipato alla rievocazione storica. Tra queste anche tanti ragazzi.
«Vogliamo far riscoprire ai giovani il mondo contadino», spiega il settantaseienne Gino De Nicola, «ad oggi esistono le mietitrebbie che lavorano su estensioni di moltissimi ettari, ma non dobbiamo dimenticare le nostre origini!».
Sembra che nella zona di San Donato (fino a qualche decennio fa non c’erano gli insediamenti abitativi attuali) ci sia sempre stata una bella tradizione contadina, lo testimoniano le numerose feste dedicate ai trattori d’epoca che si sono svolte negli anni e la voglia di riscoprire momenti di aggregazione sociale come quelli legati ai riti contadini.
Dopo la trebbiatura, infatti, anche ieri sera non sono mancati canti e balli folcloristici, proprio come accadeva in passato.
«Gli esemplari utilizzati sono stati restaurati durante l’inverno proprio per diventare protagonisti di questo evento», racconta Ugo De Nicola. «Tanti anni fa si utilizzavano i trattori anche qui a San Donato», aggiunge, «si lavorava notte e giorno per completare la trebbiatura. I ragazzi di oggi, purtroppo, non hanno vissuto tutto questo, ma vogliamo aiutarli a conoscere un passato che è anche il loro. È una grande fortuna che, grazie alle sagre diffuse in tutta la regione, siano tornate “di moda” dimostrazioni del genere, e noi non abbiamo perso l'occasione di accendere i riflettori su un’usanza così importante!».
Marinica Rivolta
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