Il litorale di Francavilla devastato dalla mareggiata

Inondata la spiaggia del lido Sabbia d’Oro. Balneatori in subbuglio per i danni probocati dall’erosione

FRANCAVILLA. Nessuna tregua per le spiagge cittadine che oltre a essere devastate dal maltempo fanno i conti con l’erosione e i guasti degli impianti di scolo delle acque bianche.

La denuncia arriva dal lido Sabbia D'Oro, tra Pescara e Francavilla, proprio a ridosso col fosso Pretaro. La titolare Cristina Falasca racconta gli attimi di paura della notte tra lunedì e martedì, quando vere e proprie bombe d'acqua si sono abbattute sul litorale. «Un fiume d’acqua ha fatto sparire la sabbia, una situazione spaventosa, si è allagato tutto», racconta. È successo che le condutture dello scolo delle acque bianche non hanno più retto e i liquami sono fuoriusciti dai tombini inondando la spiaggia. Un intervento tamponato soltanto bel corso della giornata di ieri, quando le ruspe sono entrate in azione per limitare i danni. La balneatrice dice anche che il mare continua a mangiare la sabbia, una beffa se si pensa che, in primavera, erano stati promessi interventi urgenti di ricarico delle scogliere, grazie a un fondo regionale disponibile per oltre un milione di euro.

«Dal Comune ci hanno detto che stanno aspettando la Regione e che i lavori dovevano già essere cominciati», prosegue Falasca, «ci hanno anche detto che li solleciteranno, ma a questo punto della stagione è tardi».

In effetti, la Regione abeba promesso al Comune, mesi fa, ben prima delle elezioni, che il ricarico delle barriere frangiflutto sarebbe partito a maggio. Così non è stato. L'assessore comunale all'Ambiente, Mario Giangiacomo, non se la prende con l'amministrazione appena insediata, ma con gli uffici con i quali sta lavorando da mesi: «Non si comprende il perché di tutto questo ritardo», dice, «per tre mesi, ogni martedì mattina, ho chiamato l'ingegner Carlo Visca e da lui ho ottenuto sempre ampie rassicurazioni. Ma qui non si vede nulla e non so come spiegarmelo a questo punto. Solleciteremo ancora, ma più di questo non è nostro potere fare nulla».

In effetti, un intervento a questo punto dell'anno appare tardivo, con la stagione pienamente iniziata e l'impossibilità pratica di lavorare sul demanio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA