Il medico che lo cura: «Terapie inefficaci» 

Il primario del San Salvatore dell’Aquila, Mutti: «Non posso notare alcun significativo cambiamento»

L’AQUILA. «Non posso notare alcun significativo cambiamento». A parlare al Tgr Abruzzo è Luciano Mutti, primario di Oncologia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, che ha seguito Matteo Messina Denaro sin dal primo giorno del suo arrivo al carcere delle Costarelle. Come sottolineato anche nell’ultima visita del garante dei detenuti Gianmarco Cifaldi, l’ex super latitante sa di essere curato bene, nonostante le preoccupazioni dovute all’incedere del tumore al colon. Nel carcere c’è un presidio organizzato grazie alla competenza, non solo dei sanitari della Asl di riferimento, ma della direzione del carcere e degli agenti dal Gom. Messina Denaro è sorvegliato 24 ore al giorno e il personale sanitario è pronto a intervenire in ogni momento. Vicino alla cella che ospita l’ex padrino di Castelvetrano sono state allestite tre stanze: l’infermeria, la sala per le terapie e la sala per gli eventuali video collegamenti.
Alcune settimane fa il boss era stato portato all’ospedale San Salvatore, nell’ala denominata G8, per essere sottoposto a una Tac a contrasto. Messina Denaro è stato sottoposto a tre cicli di chemioterapia da quando è rinchiuso nel supercarcere dell’Aquila. (l.p.)
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