Il Pd lancia l’allarme amianto: a rischio 550 tetti di case e ditte

24 Marzo 2023

Paolucci, Di Michele e Visco denunciano: «Bombe ecologiche anche in zone densamente abitate» Il caso approda in Regione: «Servono risorse per le bonifiche e controlli per assicurare la salute» 

SAN GIOVANNI TEATINO. Il Partito democratico di San Giovanni Teatino lancia l’allarme amianto sul territorio. Nel corso di una conferenza stampa, organizzata dal segretario cittadino Domenico Di Michele insieme al capogruppo in consiglio regionale Silvio Paolucci e a Giuseppe Visco, i tre hanno denunciato una situazione di potenziale pericolo. «Abbiamo rilevato la presenza di 550 coperture in amianto su abitazioni, attività produttive, rimesse e altre tipologie di edifici per una superficie totale di circa 205mila metri quadrati», spiegano i tre.
«A destare maggiori preoccupazioni sono le coperture in amianto di alcuni edifici, siti in zone cosiddette sensibili, cioè ad elevata densità abitativa, o situati nei pressi di edifici scolastici e campi sportivi. Dall’ex Saf alla ditta Passeri e alla ditta Fara, che si trovano alla cittadella dello sport e in numerose abitazioni civili, all’ex palaghiaccio e alla ditta Ico, ubicati in pieno centro cittadino vicino al plesso scolastico della Galleria Wojtyla e al distretto sanitario». E proseguono: «Si tratta di vere e proprie bombe ecologiche, già note alla stragrande maggioranza dei cittadini di San Giovanni Teatino, ben consapevoli del pericolo per la propria salute, ancor prima che la mappatura del 2019 censisse l’amianto sul territorio comunale». Quindi si rivolgono all’amministrazione Di Clemente: «Ci chiediamo dunque quali azioni abbia compiuto finora il sindaco al fine di rimuovere o ridurre la presenza di amianto nei siti fin qui citati. L’ex amministrazione Marinucci, della quale ricordiamo Di Clemente essere il vice, aveva addirittura varato un piano di interventi contenente ben nove azioni, volte a incentivare lo smaltimento dell’amianto, a creare gruppi di acquisto per la rimozione dello stesso e a contrastarne l’abbandono tramite l’informazione e la comunicazione partecipata. Inutile dire che per ben otto di queste azioni è stato fatto quasi nulla. Si è riusciti solo a erogare esigui contributi per lo smaltimento di amianto per piccole superfici». Quindi interviene Paolucci, che dice: «Porteremo avanti in Regione una doppia iniziativa. La prima mira a sollecitare la giunta a stanziare risorse su eventuali bandi, perché non si può avere da un lato la mappatura di siti pericolosi e dall’altra non avere fondi per la messa in sicurezza. In secondo luogo, attraverso indagini ispettive e conoscitive chiediamo quali tipi di iniziative sono state messe in campo tra ufficio Igiene regionale, Arta, e l’Asl per difendere il diritto alla salute dei cittadini di San Giovanni Teatino».