Il popolo della 4ª dose: «Così evitiamo i contagi» In poche ore 300 vaccini

Tra i 60 e gli 80 anni in coda per le somministrazione nella sede Asl «Continuiamo a essere previdenti, non vogliamo ammalarci»
PESCARA. Hanno fatto la terza o quarta dose di vaccino ieri mattina, nell’ex Lidl, e già dicono di essere «pronti per la quinta in autunno» con l’evolversi delle varianti Omicron e l’arrivo previsto dell’Indiana. Sono persone tra i 60 e gli 80 anni che nell’arco di due anni e mezzo di pandemia si sono vaccinate e non hanno «mai avuto il Covid».
Ieri, nel primo giorno di apertura di lunedì, nell’hub di via Colle Renazzo c’è stato un lento fluire di cittadini nel corso della mattinata, tra le 8.30 e le 13. Circa 300 le dosi Pfizer somministrate, in 4 ore e mezza, dal personale sanitario operativo nelle quattro postazioni. Oltre 1.500 la settimana scorsa. E oggi, domani e venerdì si replica, sempre senza prenotazione. Antonio Odoardi, 80 anni , «ma mi dicono che ne dimostro 15 di meno», arriva da Alanno. Si siede sulla seggiola e, mentre aspetta la puntura dell’infermiera, racconta la sua vita di emigrato in Germania e di ex operaio di una fabbrica di San Giovanni Teatino. Intanto alza la mano destra e mostra le quattro dita.
«Questa è la quarta vaccinazione da aprile 2021», dice soddisfatto mentre ripone l’intera documentazione vaccinale in una cartellina di plastica, «e pensare che in tutta la vita non ho mai fatto neppure un vaccino per l'influenza».
Nella sala di osservazione, dove l’utenza si ferma post somministrazione, per una ventina di minuti prima di andare via, Odoardi ritrova un collega di lavoro che aveva perso di vista da tempo. Roberto Giampaolo, 63 anni, pescarese, anch’egli alla quarta dose: «Sono pronto per la quinta in autunno», dice, «fino a oggi non ho avvertito alcun effetto collaterale, posso andare avanti se sarà necessario. Neppure io mi sono infettato, al contrario dei miei familiari».
La risalita dei contagi «mi spaventa, ho paura di infettarmi», confessa Antonietta Ciavarro di San Giovanni Teatino: «Sono venuta a fare la quarta dose pienamente convinta. In questi due anni e mezzo sono riuscita a scampare al contagio, e continuo a essere previdente utilizzando la mascherina nei luoghi affollati. Ero già venuta venerdì scorso, decisa a vaccinarmi, ma ho trovato la folla fuori, e sono andata via». E ieri è tornata col marito Paolo Carchesio, che ha fatto la terza dose.
Attualmente le somministrazioni delle quarte dosi al centro vaccinale della Asl (il coordinamento della campagna territoriale è affidato a Rossano Di Luzio) sono rivolte agli over 60 anche fragili (con scompensi cardiaci, diabete, fibrosi polmonare, sclerosi multipla, cirrosi, down, portatori di 104) e terze dosi programmate agli ultra 18enni.
«Sono arrivate richieste da tanti caregiver, può vaccinarsi con la quarta dose chi ha oltre 60 anni», spiegano gli operatori sanitari in servizio ieri, Angela Priore, Gabriele Di Domizio (coordinatore della farmacia), Julia Brito Marcano, Camilla Sergiacomo, Barbara Di Nardo, Giuseppe D’Incecco, Ilenia Pavone, Paola Merla Vitalone, Giuseppe Molisani e Marta Di Clemente. All’accoglienza erano di turno i volontari della Protezione civile Aefi, finanzieri in pensione, coordinati da Giancarlo Sagazio; Modavi Pescara e Modavi Infinity, diretti rispettivamente da Bruno Bandini e Mauro Dell'Orletta. A occuparsi delle registrazioni, del controllo delle temperature e della sorveglianza all’ingresso, Claudio Sebastiani, Fernando Moscara, Riccardo Romanelli, Cinzia Camerlengo, Rosario La Mendola e Maria Leonzio.
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