Il teatro Michetti verso la rinascita: sarà pronto entro un anno

Intervento da due milioni e mezzo, presentato il progetto: trecento posti e palcoscenico mobile per spettacoli e mostre
PESCARA. Vent’anni di silenzio, poi la svolta. Entra nella fase conclusiva il progetto di ristrutturazione del teatro Michetti, che tornerà ad accogliere il pubblico entro 360 giorni lavorativi.
L’intervento, del valore di 2 milioni e mezzo di euro, è stato presentato ieri mattina, nella sala giunta del Comune, dal sindaco Carlo Masci e dagli architetti Mirko Giardino e Luciano Panichella, autori del progetto. Presenti, fra gli altri, il vicesindaco Maria Rita Carota, il presidente della commissione Lavori pubblici Massimo Pastore, il dirigente dei Lavori pubblici Antonio Longo e il responsabile unico del progetto, Angelo Giuliante.
Costruito nel 1910 su iniziativa della famiglia Michetti, il teatro nacque come spazio dedicato a spettacoli, concerti e rappresentazioni. Con la sua elegante facciata liberty e gli interni raffinati, divenne presto un punto di riferimento per la vita culturale cittadina. La sua stagione d’oro arrivò tra gli anni ’20 e ’60, quando sul palco del teatro si alternarono i grandi nomi della scena italiana, come Totò, Macario e Aldo Fabrizi. Le poltrone rosse, il grande lampadario e l’atmosfera elegante lo resero un simbolo di mondanità e cultura. Poi, negli anni Settanta, il declino: la concorrenza dei nuovi cinema multisala - e la mancanza di fondi per la manutenzione - ne segnò il destino e, dopo anni di chiusure e aperture parziali, il Michetti abbassò il sipario nell’aprile del 2005. Da quel momento si sono alternati numerosi progetti di restauro, ma senza mai arrivare al traguardo a causa di contenziosi, problemi burocratici e mancanze di risorse. Soltanto nel 2021 è stato portato a termine il restauro esterno, restituendo alla città la facciata liberty con i colori originari del 1910.
Oggi, però, il Michetti è pronto a tornare a vivere non solo come teatro classico, ma come spazio moderno e polifunzionale. Il nuovo progetto prevede una tribuna e un palcoscenico mobile composto da piattaforme che si alzano e si abbassano in base alle esigenze, consentendo di ospitare spettacoli teatrali, concerti, mostre e presentazioni. La capienza sarà quella originaria di circa 300 posti, con nuovi camerini, spazi di accoglienza e un ingresso ridisegnato, capace di unire modernità e rispetto per lo stile liberty.
«Il progetto ha rivisitato la funzione originaria del teatro, trasformandolo in uno spazio dinamico e flessibile», spiega l’architetto Giardino, «il teatro Michetti potrà infatti accogliere mostre, spettacoli e presentazioni di libri grazie a una tecnologia che permette di riconfigurare gli spazi in modo rapido e versatile». E l’architetto Panichella aggiunge: «Nell’ultimo lotto funzionale completeremo il teatro in ogni sua parte, dagli impianti alle componenti estetiche. Una volta conclusi i lavori, il Michetti sarà operativo e potrà essere di nuovo vissuto dai cittadini».
Soddisfatto il sindaco Masci che ha parlato di un «momento storico» per la città: «Dopo vent’anni di lotte e sacrifici possiamo dire che il progetto esecutivo del teatro è stato approvato. L’intervento restituisce a Pescara uno spazio iconico e pronto ad accogliere tutte le forme di arte e cultura. Cambieremo così il volto di un’area rimasta per troppi anni trascurata».

