Il tragico destino di una madre

3 Dicembre 2016

Sente la figlia morire ma non può aiutarla. Nonna Filomena: Jennifer era la Luna

PESCARA. È una tragedia quella che colpisce Fabiola Bacci. La madre di Jennifer è a un soffio dalla figlia, sente la sua voce a pochi metri, capisce che Davide la sta uccidendo trasformandosi nel più terribile degli assassini, ma non può muovere un dito per impedirlo, perché la porta dell’appartamento è sbarrata.

«È impossibile, me l’hanno uccisa», continua a ripetere la donna disperata all’esterno della palazzina di via Acquatorbida dove Jennifer ha vissuto fino a qualche giorno fa con il suo compagno. «Non c’è più la mia bambina», dice a chi l’ha raggiunta a casa per una parola di conforto. Un omicidio che ha sconvolto tutti, non solo chi conosceva Jennifer e Davide, le loro famiglie. Sotto la casa del delitto arriva anche la nonna di Jennifer, Filomena Paolini, il viso stravolto per la fine straziante della nipote. «Non si può morire a 25 anni», sussurra con un filo di voce senza riuscire a capire come si possa arrivare a uccidere per amore. Per la nonna, Jennifer «era una stella. Anzi di più, era la Luna». E ora non c’è più, uccisa dall’uomo con cui aveva condiviso tre anni della sua vita.

Durante l’ultimo periodo, la famiglia di Jennifer è stata segnata anche da un altro lutto atroce. Il padre della giovane, Camillo, psicoterapeuta, si era tolto la vita l’anno scorso all’improvviso. «Lui e la figlia erano uguali», racconta un’amica di famiglia. «Brillanti, solari, ironici». Ora entrambe le loro vite si sono spezzate lasciando nello sconforto chi li amava. Non solo Fabiola Bacci, che era separata dal marito, anche l’altro figlio della coppia, Jonathan, un noto dj, molto conosciuto in città.

Una tragedia che segna anche il destino della famiglia Troilo: la madre di Davide (che è separato), Dina Paolone, si è precipitata sotto casa per capire cosa fosse accaduto al figlio. Poi lo ha raggiunto in ospedale, con il compagno, nella speranza di vederlo ricoverato, subito dopo arrestato per omicidio volontario.

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