Imu, Pescara la più generosa a Chieti maxisconto agli over 65

Le aliquote riviste dai Comuni in previsione del pagamento dell’ultima rata il 17 dicembre. Molti enti locali hanno preferito mantenere invariati gli indici in attesa di tempi migliori

PESCARA. Manca poco più di un mese alla scadenza dell’ultima rata dell’Imu. Le famiglie già fannoi conti, considerando anche che le tredicesime sono annunciate più leggere.

I Comuni hanno intanto già provveduto a stabilire le aliquote. E allora si può fare un confronto per capire dove sono i fortunati e i tartassati.

A Montesilvano l'amministrazione di centrosinistra si è allineata con il governo Monti: 4 per mille per la prima casa e 7,6 per seconda e terza casa e immobili commerciali e produttivi. Se tutto andrà bene, il taglio delle aliquote arriverà l'anno prossimo.

A Pescara il sindaco ha trovato i soldi per abbassare l'aliquota per le abitazioni principali che scende dal 4 al 3,5 per mille e diventa una delle più basse d'Italia. Il risparmio medio è di un centinaio di euro a famiglia. Quella per le seconde e terze case sfitte cala dal 10,6 al 10,25 per mille. In questa categoria rientrano anche i costruttori che si ritrovano decine di case invendute. E poi ancora sconti, sia per l'Ater, sia per le famiglie meno abbienti con disabili. Il sindaco, per recuperare i soldi ha dovuto tagliare molte voci di spesa, azzerando addirittura il fondo riservato ai premi per i dirigenti.

Meno generoso il Comune di Chieti che lascia al 4 per mille l'aliquota Imu sulla prima casa mentre fa passare dal 7,6 al 10,6 per mille quella sulla seconda casa, pur prevedendo sgravi per attività commerciali, studi professionali e per chi affitta a canone concordato. L'aliquota sulla prima casa scende però fino al 2 per mille per gli over 65, per coloro che assistono in famiglia un disabile con gravi patologie e per i disoccupati prima impiegati nelle fabbriche dello Scalo che hanno chiuso di recente i battenti. Ci sarà invece la stangata del 10,6 per mille, il massimo consentito dalla legge, per le seconde case. L'aumento toccherà soltanto in minima parte chi ha un negozio o uno studio professionale di proprietà. Questa tipologia di utenti corrisponderà al Comune un'aliquota sulla seconda casa dello 9 per mille. Agevolazione che varrà anche per coloro che affitteranno un immobile a canone concordato. Al 7,6 per mille, invece, l'aliquota Imu per i locali catalogati come seconda casa in cui operano associazioni di volontariato.

A Lanciano le aliquote Imu restano quelle approvate dal Consiglio comunale alla fine di luglio. Aliquota immutata anche a Vasto. Il provvedimento licenziato in aula ha stabilito il 4,5 per mille sulle prime abitazioni, l'8,1 per mille sulle attività produttive e commerciali e il 9 per mille sulle seconde case. Anche qui previste alcune agevolazioni: 4 per mille sulle prime case per gli ultrasessantenni con reddito basso, stessa aliquota sulle seconde case con affitto concordato.

Il Comune di Avezzano abbassa l'Imu di mezzo punto (da 4 a 3,5) sulla prima casa e l'aumenta di due punti (da 7,6 a 9,6) sulla seconda.

I principali comuni della provincia di Teramo, anche alla luce degli introiti ottenuti nelle precedenti scadenze, hanno mantenuto le aliquote già deliberate cinque mesi fa. Sull'abitazione principale, rispetto al livello minimo del 4 per mille indicato dal governo, quasi tutte le amministrazioni hanno apportato leggeri ritocchi in crescita. L'aliquota base è applicata da Giulianova, Roseto e Alba Adriatica, mentre Tortoreto si attesta al 4,5, Teramo al 4,6, Pineto e Silvi al 4,8 e Martinsicuro al 5,2 per mille. Le aliquote si alzano in modo più consistente sulle altre abitazioni, per le quali il livello minimo è stabilito al 7,6 per mille. Quest'aliquota è applicata solo da Roseto, mentre Alba Adriatica l'ha fissata al 9,1, Tortoreto al 9,2 e Martinsicuro al 9,6. Pineto ha previsto il 10,4 per mille, mentre Teramo, Giulianova e Silvi hanno fatto ricorso all'aliquota massima possibile, attestata al 10,6.

Infine la situazione dell’ Aquila dove pesa la situazione post-terremoto. Lo scorso 25 ottobre il Consiglio comunale ha approvato il regolamento dell’Imu e la determinazione delle relative aliquote: 3,7 per mille per l’abitazione principale e relative pertinenze, 10,6 per mille per l’unità immobiliare ad uso abitativo non locata e 7,6 per mille per tutte le restanti tipologie di abitazioni. Restano escluse dall’obbligo di pagamento le abitazioni inagibili a causa del sisma fino alla data del ripristino dell’agibilità.

Appuntamento dunque il 17 dicembre per il pagamento, a meno che il governo non decida di fare slittare i termini come molti chiedono.

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