Incendio nell'ospedale di Penne, denunciato un 50enne ricoverato

Avrebbe dato fuoco a un bancale di bottiglie con soluzione chimiche in un tunnel che collega due padiglioni. Due dipendenti intossicati. Il sindaco: gesto vile

PENNE. Un incendio è scoppiato oggi (domenica 4 settembre) nel tunnel interno che collega i padiglioni del locale ospedale San Massimo di Penne. Le fiamme, che si sono propagate poco dopo le 7, hanno avvolto un bancale di bottiglie con soluzioni chimiche utilizzate per cure di pazienti in dialisi. A poche ore dal rogo doloso i carabinieri della compagnia locale, coordinati dal capitano Alessandro Albano, sono riusciti a risalire al responsabile. Si tratta di un 50enne vestino, tossicodipendente, ricoverato in ospedale per la cura di alcune patologie respiratorie. L'uomo è stato denunciato per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.

Il tempestivo intervento dei dipendenti, richiamati dal forte odore di bruciato e dal fumo, ha permesso di circoscrivere e spegnere le fiamme con gli estintori. Due dipendenti in servizio sono rimasti intossicati e immediatamente assistiti nel pronto soccorso: ora sono fuori pericolo. Il tunnel è stato chiuso a scopo precauzionale. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Pescara, i carabinieri della compagnia di Penne, la Asl e il sindaco Mario Semproni. I controlli dei vigili del fuoco hanno accertato, comunque, che il tunnel è agibile.

«È stato un gesto deplorevole e vile commesso al solo fine di mettere in ginocchio il già martoriato ospedale San Massimo», ha detto il primo cittadino. «Auspico che venga fatta chiarezza e siano individuati i responsabili affinché paghino per questo atto sconsiderato che poteva avere conseguenze più gravi. Ovviamente», conclude Semproni, «il nostro impegno per la difesa dell'ospedale San Massimo non si arresterà mai, ma sarà ancora più determinato».