«Io ho perso tutto, anche il cane» 

Ciccone e l’autodemolizione distrutta: bruciati anche i mezzi dei soccorsi stradali

PESCARA. C’è chi nell'inferno di domenica ha perso tutto, il lavoro di una vita, quello che gli permetteva di sostenere la sua famiglia e i suoi figli. «E ora», dice Giulio Ciccone, titolare dell’autodemolizione Ciccone di via Luigi Antonelli, «non ho più nulla». Dell’attività, messa su dal nonno nel 1960 non rimane che devastazione, cenere e morte. Nell’incendio ha perso la vita anche il suo cane, un rottweiler che aveva adottato durante il lockdown.
«Purtroppo», spiega amareggiato, «non sono riuscito a salvarlo. Non ho fatto in tempo. Insieme a lui, c’era anche una femmina della stessa razza che fortunatamente è scampata alle fiamme, trovando rifugio in un piccolo spazio nella parte centrale della struttura, dove il rogo non è arrivato. L'ho trovata ieri mattina in mezzo al disastro. Era spaventatissima».
Provenivano proprio dall’attività di Ciccone i boati e le esplosioni sentiti domenica pomeriggi onella zona, e accompagnati dal fumo nero e dalle fiamme. «Sono scoppiati tutti gli pneumatici. E non solo quelli. A causa del forte calore, è esploso anche il cemento armato a terra. Dire inferno è poco. E pensare», sottolinea Ciccone, «che all’inizio sembrava che questo rogo non dovesse colpirci. Si vedeva sì del fuoco, ma a Fosso Vallelunga. Poi all’improvviso come il vento è girato, ha travolto la Pineta Dannunziana e di conseguenza la mia attività e la mia vita. È andato tutto distrutto in un attimo, i capannoni sono collassati, le auto divorate dalle fiamme. Nella struttura c’erano 130-140 vetture. Di queste, se ne sono salvate per così dire una ventina. Bruciati anche i mezzi che utilizzavo per i soccorsi stradali e le attrezzature. Tutto perso».
E adesso? «Ho un’assicurazione contro l’inquinamento ambientale, necessaria per legge, e anche una polizza contro incendi e furti. Ma questi soldi non mi ridaranno il mio lavoro. Forse basteranno solo per pagare le attrezzature. Devo iniziare di nuovo tutto da capo. Reinventarmi alla mia età, con moglie e due figli, di questi tempi non è facile. Anni e anni di sacrifici buttati. E dovrò occuparmi anche della bonifica. All'esterno è stata fatta, la parte interna tocca a me».
Ieri mattina i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che si occupano delle indagini hanno fatto un sopralluogo. Attraverso le immagini delle telecamere presenti in zona si cercano elementi utili. Pertanto anche nei filmati registrati dagli impianti di videosorveglianza dell'autodemolizione di via Antonelli. «Ho una decina di telecamere», spiega Ciccone, «anche se solo un paio erano orientate verso la riserva. Spero che possano servire, sempre che non abbiamo riportato danni».