L’antichità di Pescara, dibattito in Comune  

Stamane incontro aperto a scuole e cittadini. Pagnanelli: già nel 1949 le prime celebrazioni storiche

PESCARA. La sala consiliare del Comune ospiterà, stamane alle 10,30, una tavola rotonda sulla storia di Pescara, aperta alle scuole e alla cittadinanza. Si tratta di un’iniziativa voluta dall’associazione ex consiglieri comunali, con il patrocinio del Comune, che sarà aperta dal saluto del sindaco Marco Alessandrini e del presidente del consiglio comunale Francesco Pagnanelli e proseguirà con le relazioni di Licio Di Biase, dello storico Enzo Fimiani, del saggista Pio Oscar Granchelli e della memoria storica Giuseppe Quieti, moderati da Mario Sorgentone, presidente dell’associazione degli ex consiglieri. «Uno dei luoghi comuni diffusi, in Abruzzo, è quello di considerare Pescara solo una città moderna e, pertanto, senza un lungo passato», dice il presidente del consiglio comunale Francesco Pagnanelli, «Invece, Pescara è una città antica, anche se non ne ha l’aspetto. Consapevoli del loro patrimonio di storia, ma anche del fatto che esso veniva ingiustamente misconosciuto, nell’anno 1949, 150° anniversario della Repubblica partenopea, nella cui breve stagione la fortezza di Pescara ebbe un ruolo molto importante, gli amministratori pescaresi dell’epoca, pur gravati dalla pesante eredità del Dopoguerra, decisero che quell’anno sarebbe stato dedicato alle celebrazioni storiche. Fu costituito un apposito Comitato che volle ribadire con forza l’illustre passato della città. E lo fece attraverso alcuni monumenti ed epigrafi che ricordassero i momenti più esaltanti della storia di Pescara.
Sorsero, così, i monumenti di piazza Alessandrini (allora piazza XX settembre, poi piazza Cicerone) e di piazza Unione, dedicati l’uno agli eroi pescaresi della Repubblica Partenopea (Ettore Carafa e Gabriele Manthonè) e, l’altro, ai martiri e ai patrioti abruzzesi del Risorgimento. Furono realizzate le epigrafi sulle 4 testate del ponte Risorgimento (in memoria di Francesco Ferdinando d’Avalos, della sua sposa Vittoria Colonna, degli Acquaviva e di Muzio Attendolo Sforza) e sulla torre civica (in ricordo di Clemente De Caesaris e della visita del re Vittorio Emanuele II).
Il Comitato decise anche che, all’entrata del campo Rampigna, una tra le zone più ricorrenti nella storia della città, dovesse apporsi una lapide sulla quale venisse riportata una sintesi del cammino di Pescara nei secoli. La lapide, però, non risulta sia poi stata affissa.
La lunga e prestigiosa storia di Pescara, davvero antica e ricca di momenti epici, vale la pena di essere custodita e fatta conoscere, soprattutto alle nuove generazioni. Con questo spirito, l’associazione degli ex consiglieri comunali di Pescara ha proposto e ottenuto dal Comune di proclamare il 2019, 70° anniversario di quella iniziativa adottata nel 1949, quale “Anno delle celebrazioni storiche di Pescara”.