L'ultimo saluto a padre Virgilio

Commozione ai funerali a Pollutri, l'abbraccio dei fedeli di Tocco

TOCCO DA CASAURIA. Due paesi uniti dal dolore per la morte di padre Virgilio: quello dove il frate è nato 76 anni fa, Pollutri, e quello dove è vissuto per oltre 40 anni nel convento di Santa Maria del Paradiso, Tocco da Casauria. Ieri la salma, che era stata esposta nella camera ardente allestita in convento nelle giornate di sabato e domenica, è stata trasferita in mattinata a Pollutri. È qui, nella chiesa di San Salvatore, che si è svolto il funerale: il frate infatti aveva più volte espresso il desiderio di essere sepolto vicino ai genitori. Il feretro è stato accompagnato da un autobus di toccolani, messo a disposizione dal sindaco Riziero Zaccagnini, che hanno voluto partecipare alle esequie. Ad attenderlo a Pollutri, l'intera comunità. Il rito funebre è stato presieduto dal ministro provinciale dei Frati minori, padre Carlo Serri, accompagnato da oltre trenta frati, che ha ricordato così padre Virgilio: «È vissuto applicando alla lettera la parola di Dio, amando il suo prossimo e dedicandosi agli altri». Padre Virgilio, al secolo Felice Di Virgilio, il frate buono, era un letterato, scrittore e pubblicista. È stato insegnante di lettere, e preside per oltre venti anni alla scuola media di Popoli. Ha scritto più di dieci libri ed era direttore della rivista dei Fratini di Sant'Antonio. Guardiano del convento di Tocco per molti anni, nell'ultimo quinquennio è stato il ministro provinciale dei Frati minori d'Abruzzo. Tornava all'Aquila per partecipare alla festa di San Bernardino, quando è stato colpito da un malore mentre era alla guida ed è rimasto coinvolto in un incidente che gli è costato la vita. Uno dei ricordi più belli lo ha tracciato la professoressa Edda Cugini, che ha ricordato l'enorme lavoro svolto per la creazione della biblioteca del convento di Tocco, con oltre 20 mila volumi.

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