La City passa di mano e va alla società Buiva: «Investiamo 30 milioni»

1 Ottobre 2025

L’ad Pagliaroli: «Va riqualificato un territorio trascurato». L’on. D’Alfonso: «L’area merita una riprogrammazione»

PESCARA. C’era una volta il progetto di una City, un agglomerato urbano che doveva disegnare le traiettorie di sviluppo di una città moderna con tanto di sede della Regione. Un progetto che nelle intenzioni avrebbe dovuto volare alto. In realtà, in quella zona della città, a volare – basso – erano e sono tuttora, gli aerei in fase di decollo e di atterraggio. Era il 2009 e l’ostacolo diventò insormontabile con la conseguenza che il progetto naufragò e molte imprese non sopravvissero.

Oggi, a distanza di ben 16 anni, si profila un nuovo progetto, stavolta realistico e cantierabile, a opera della società Buiva, fondata congiuntamente da Gianni Pagliaroli e dalla famiglia Rodolfo e Valentina Di Zio, già nota per le numerose acquisizioni come l’intero quartiere denominato PP1, a Montesilvano, investimenti a Roma, Francavilla, Milano, Pescara e altri ancora. Pagliaroli, che ricopre il ruolo di amministrazione delegato, è determinato: «Crediamo in questo progetto di riqualificazione, prevediamo investimenti per oltre 30 milioni e ci aspettiamo una proficua collaborazione con la pubblica amministrazione, per riqualificare aree per troppo tempo abbandonate al degrado urbano».

La City, struttura con uffici, era destinata ad ospitare la sede della Regione Abruzzo anni fa, ma è rimasta abbandonata a se stessa dopo l’inchiesta che aveva riguardato alcuni esponenti politici e non. Oggi l’inchiesta è alle spalle. Il Gruppo Iniziative Immobiliari Abruzzesi spa (rappresentate dagli imprenditori Sciarra, Sebastiani, Girolimetti, Acciavatti ecc..) ha ceduto ieri al Gruppo Buiva (con il benestare dei creditori bancari) e ha finalizzato l’acquisizione presso il notaio Alice Evangelista. Si parla di circa due milioni di euro per l’affare. Le somme già utilizzate negli anni si aggirano sui 14 milioni di euro. «Vogliamo investire molto su questa iniziativa, ma chiediamo alla pubblica amministrazione massima collaborazione, questo non è il “solito” investimento, qui si tratta di riqualificare un territorio che da troppi anni è stato trascurato», precisa Pagliaroli congiuntamente ai Di Zio, «adesso la domanda che ci si pone è legata a cosa succederà su questo tratto cruciale della città, che vedrà impegnata l’azienda anche nella realizzazione del parcheggio di scambio, hub importante che completerà lo sviluppo dell’aeroporto d’Abruzzo, che ha in fase di costruzione l’ampliamento necessario per diventare scalo Internazionale».

Sull’argomento interviene l’onorevole Luciano D’Alfonso (Pd), che è stato sindaco di Pescara e presidente della Regione. «La City non può restare una carcassa destinata ad essere un insopportabile non luogo», osserva, «la sua centralità, la sua dotazione viaria, meritano una riprogrammazione senza le cantonate causate dalla frettolosità di un amichettismo che gli imprenditori coinvolti non meritavano ma che la decisione pubblica non ha saputo evitare. L’aeroporto visibilmente sta e stava lì». «Una cena tra compagni di viaggio», conclude, «non cancella la composizione dei luoghi e le preesistenze. Bastava progettare con più verità e cantierare alla larga dalle cene e degli aperitivi di una Camera di Commercio sbagliata. Mi dispiace profondamente per le sofferenze degli imprenditori ingannati. Se fossi sindaco di Pescara chiederei scusa come persona giuridica».

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