La mensa di San Francesco cerca una casa più grande

In continua crescita le famiglie in difficoltà che si rivolgono alla struttura Paesano: «I locali della stazione ferroviaria potrebbero essere una soluzione»
PESCARA. I locali della Mensa di San Francesco in viale Regina Margherita 158 non bastano più. Le famiglie in gravi difficoltà economiche che si rivolgono alla struttura per un pasto caldo sono in continuo aumento e la mensa è diventata troppo piccola per contenere tutti questi utenti.
Sabato scorso il sindaco Mascia, durante la consegna dei pacchi alimentari raccolti nel corso di un’iniziativa di beneficienza dall’Associazione Massimo Oddo onlus, ha lanciato l’idea di utilizzare gli enormi locali al pianterreno della stazione centrale, in disuso da anni, per la Mensa di San Francesco. L’idea è stata accolta positivamente dal direttore della struttura Renato Paesano. «Potrebbe essere una soluzione», ha affermato, «ma i frati francescani stanno già pensando a trovare locali più idonei». Quelli di viale Regina Margherita, ha ammesso il direttore, «sono diventati troppo stretti» rispetto ad un’utenza che si sta ingrandendo a dismisura. «Qui tocchiamo con mano la realtà», ha fatto notare, «stanno aumentando le fasce di povertà». Persone che prima riuscivano a tirare avanti con lo stipendio medio-basso, ora non ce fanno più ad arrivare alla fine del mese. E si rivolgono, quindi, alle mense dei poveri.
La Mensa di San Francesco è arrivata a servire in media 140 pasti al giorno, con picchi anche più alti in alcuni periodi dell’anno. Altrettanto fa la Caritas. La situazione non è stata mai così grave dal 1987, cioè da quando è nata a Pescara la Mensa di San Francesco ad opera dei Francescani conventuali. Da allora, vengono offerti pasti caldi a tutti coloro che cercano aiuto. Per un periodi di tempo sono stati assicurati anche pasti serali ai senzatetto che dormono alla stazione nel periodo invernale.
Nella mensa lavorano circa 40 volontari organizzati in turni. È stato organizzato anche un centro d’ascolto, mentre le persone che hanno bisogno di un posto per dormire vengono sistemati di solito in alberghi convenzionati. Ma il sogno dei frati francescani è quello di avere una casa alloggio per ospitare i senzatetto. Inoltre, la Mensa assicura la distribuzione di servizi, biancheria, coperte e scarpe per due volte a settimana. Alle famiglie in difficoltà vengono anche pagate le bollette. Per questo motivo, appare indispensabile una struttura più grande che possa ospitare tutte queste attività e il gran numero di persone bisognose. Mascia ha lanciato, in proposito, un appello alle società Centostazioni e Trenitalia affinché possano mettere a disposizione dei locali della stazione centrale. «Una struttura mastodontica e sottoutilizzata da vent’anni che a questo punto potrebbe avere un’utilità sociale di inestimabile valore».
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