Le barche tornano in mare

Finisce il fermo biologico. Federpesca: ora un «Tavolo blu»

PESCARA. Tornano in mare dopo la mezzanotte le barche della marineria abruzzese. Termina infatti oggi il fermo biologico della pesca, in ritardo rispetto alle altre marinerie adriatiche che avevano fermato le barche dal 3 agosto al 3 settembre. In Abruzzo l’inizio del fermo era stato posticipato, con deroga della Ue, al 15 agosto come aiuto alla regione colpita dal terremoto.

 Con la ripresa delle attività tornano d’attualità i problemi. Ieri ne hanno parlato a Giulianova il consigliere regionale Berardo Robuffo e Walter Squeo, presidente Federpesca Abruzzo. «L’incontro», spiega Squeo, «mette le basi per un rinnovamento della pesca abruzzese. È urgente infatti riunire tutti i soggetti e gli attori che operano nel mondo del mare per affrontare finalmente in modo radicale le problematiche della marineria».

 La proposta di Squeo è di istituire un “Tavolo blu”, al quale Robuffo ha chiesto la partecipazione dell’assessore regionale Mauro Febbo. «Ma soprattutto», dice Squesto «è importante la partecipazione degli operatori del mare. Proprio per coinvolgere tutti ci sarà una prossima riunione».

 Il settore della pesca versa in un grave momento di crisi soprattutto, dice Squeo «per incapacità di attingere ai fondi comunitari Fep. La Spagna ad esempio riesce ad attingere al 90 % dei fondi comunitari, l’Italia non arriva neanche al 60%. Con i fondi Fep regionali», aggiunge il presidente di Federpesca «si potrebbero attuare tanti progetti sulla pesca, tra cui il rinnovamento del nostro mercato ittico. Ma bisogna fare in fretta perché c’è il rischio che a fine settembre la Ue tolga all’Italia i fondi inutilizzati».

 Tra i problemi che dovrà affrontare il Tavolo blu c’è la pesca del pesce azzurro («che versa in un momento di crisi senza precedenti»), la pesca a strascico e la piccola pesca. (cr.re.)