Le prime casette a Torricella e Colledara
Incontro con la Postiglione, numero due della Protezione civile. Entro settembre tutte le strutture
L'AQUILA. Si partirà da Torricella Sicura e Colledara per realizzare le Sae (Soluzioni abitative in emergenza), le cosiddette "casette" post-sisma. Poi toccherà anche agli altri Comuni del cratere sismico 2016/2017. Un processo complesso quello della realizzazione delle strutture provvisorie. Se n'è parlato ieri in uno dei periodici incontri che i sindaci del cratere hanno con il Centro operativo regionale di Protezione civile, alla presenza, questa volta, anche dei due esponenti del Dipartimento nazionale, la dirigente del settore Emergenze, Immacolata Postiglione, e il vice capo del Dipartimento Angelo Borrelli (oggi, invece, il capo del Dipartimento, Curcio, è alle 9 a Ponzano di Civitella del Tronto e a seguire a Campli).
Ieri doppio tavolo di lavoro per la Postiglione con i tre paesi del cratere aquilano (Capitignano, Campotosto e Montereale) e un paio d'ore più tardi con i sindaci del cratere teramano che hanno fatto richiesta delle Sae.
L'incontro è stato finalizzato proprio a fare il punto, insieme ai rappresentanti del Cor (oltre al coordinatore del Cor Antonio Iovino anche il responsabile del settore Emergenza, Silvio Liberatore, e il sottosegretario regionale con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca) sulle modalità di realizzazione delle Sae. Presto stabilire con certezza quante casette serviranno per ciascun Comune, anche se all'incirca in totale saranno 350-400. «Si devono definire in modo preciso numero e tipologia delle strutture (da 40, 60 e 80 metri quadrati) per i Comuni aquilani», spiega Mazzocca.
Per i sindaci del Teramano la situazione degli insediamenti è in stato più avanzato. Sono già stati eseguiti dalla Regione i sopralluoghi. Si partirà da Torricella Sicura e Colledara, in quanto sono in possesso delle autorizzazioni dell' Ispra e dell’esatta definizione del numero di casette, che verranno ordinate a breve. Torricella Sicura, in particolare, è l'unico Comune ad aver deciso di collocare 40-50 casette tutte in un'unica area. A differenza degli altri, che hanno fatto richiesta di rispettare la conformazione del territorio e quindi delle frazioni, per non disperdere l'identità dei luoghi.
Le procedure per la realizzazione delle Sae ha i suoi tempi, come ha ricordato anche la Postiglione, ma «l'impegno è di realizzarle tutte entro il mese di settembre, prima del rientro a scuola», ha ribadito. Lungaggini dovute alla necessità anche di procedere al controllo delle caratteristiche geomorfologiche dei territori proposti dai Comuni. Protezione civile e Comuni devono anche procedere all'urbanizzazione.
Fra le istanze, anche quelle dei Comuni che vivono un'altra grave emergenze: quella delle frane nella frazione di Ponzano di Civitella del Tronto (dove non si ricostruirà più) e Campli.
Intanto il Cor abruzzese ha elaborato un sistema di prevenzione delle frane che presto sarà collocato nei territori ritenuti a rischio: si tratta sensori che "ascoltano" il movimento della terra avvertendo dell'arrivo di smottamenti.
Marianna Gianforte