Il furgone usato sul London Bridge dai tre attentatori

Londra, ancora terrore, pullmino contro pedoni: 7 morti e 48 feriti

Strage sul London Bridge, tre uomini hanno dapprima investito la folla e poi sono scesi colpendo con i coltelli i passanti in fuga. Uccisi dalla polizia a Borough Market. Tory e Laburisti sospendono la campagna elettorale

LONDRA . Nuovo attentato terroristico a Londra. Ieri notte un pulmino ha investito alcuni pedoni sul London Bridge, nel centro della metropoli provocando sei vittime (poi diventate sette) e 48 feriti. A questo bilancio si aggiunge il numero dei tre terroristi uccisi dalla polizia. Stando ad alcuni testimoni, il pulmino andava a velocità sostenuta. L'ex leader euroscettico dell'Ukip Nigel Farage, che si trovava nei pressi secondo il suo racconto, ha diffuso un tweet allarmato. «Sembra un altro disastro», ha scritto. L'incidente ricorda da vicino quello avvenuto non molte settimane fa su un altro ponte simbolo di Londra, Westminster Bridge, dove era stato un suv a investire deliberatamente numerose persone. In quel caso l'uomo alla guida si era poi diretto verso l'ingresso del parlamento e aveva accoltellato a morte un agente prima di essere ucciso.

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Tre sospetti, scesi dal pullmino coinvolto nell'attacco di London Bridge, sono stati uccisi poco dopo, quando i tre si sono spostati per fare un nuovo attacco con coltellate anche nella zona di Borough Market, dove la polizia ha poi circondato i tre uccidendoli tutti. Lo riporta la Bbc, senza poter precisare se nell'episodio siano coinvolte le stesse persone che hanno agito a London Bridge. Agenti in azione, inoltre, pure nella zona di Vauxhall Bridge, sempre nel centro di Londra. La premier Theresa May, impegnata nella campagna elettorale in vista delle elezioni britanniche in programma fra pochi giorni, l'8 giugno, è stata informata immediatamente di quanto accaduto e viene costantemente «aggiornata» degli sviluppi in corso. Dopo la decisione dei Conservatori di Theresa May, anche il Labour di Jeremy Corbyn ha annunciato la sospensione della campagna elettorale per il voto dell'8 giugno in seguito all'attacco di Londra. Ne dà notizia Sky News.

Dalle ore 10 è salito a 7 il numero delle vittime degli attacchi di Londra. Lo ha detto Cressida Dick, comandante di Scotland Yard. Sono comunque sempre 48 i feriti ancora curati negli ospedali della città. Il primo ministro britannico Theresa May ha confermato come alcune avrebbero ferite tali da metterne in pericolo la sopravvivenza. Tra i feriti, 6 donne e 8 uomini sono stati ricoverati al King’s College Hospital, 12 sono al Royal London Hospital, e 6 uomini e 3 donne al St Thomas’ Hospital, secondo quanto riferisce Sky News.

«Londra ancora sotto attacco. Solidarietà al Governo britannico e impegno comune contro il terrorismo. Uniamoci nel ricordo delle vittime». Lo scrive il premier Paolo Gentiloni su Twitter dopo gli attacchi di Londra.

Scotland Yard ha confermato che gli attentatori di Londra indossavano cinture esplosive finte. Lo scopo era quello di terrorizzare i passanti nel corso dell'attacco proseguito a piedi con i coltelli.

Il concerto in memoria delle vittime di Manchester in programma questa sera allo stadio Old Trafford di cricket è confermato. Lo annuncia la polizia della città sottolineando che l'evento si terrà e renderà omaggio anche alle persone rimaste uccise nell'attentato a London Bridge. Le forze dell'ordine annunciano tuttavia che saranno schierati più agenti del già ingente numero previsto. «Ogni persona sarà sottoposta a controlli, se potete non portate borse così da rendere più rapide le verifiche», è l'appello della polizia di Manchester.

"Enough is enough, quando è troppo è troppo". Lo ha detto la premier britannica Theresa May a proposito dell'attentato a Londra. "Le cose devono cambiare", ha aggiunto. May ha puntato il dito contro una sola matrice legata "all'estremismo islamico" gli ultimi tre attacchi terroristici avvenuto da marzo in Gran Bretagna da marzo in poi, pur notando che operativamente "non sono collegati". Ha poi rivendicato "i valori di pluralismo" della cultura britannica come "superiori" rispetto ai messaggi dei "predicatori" estremisti e ha parlato di una lotta da condurre non solo con l'azione militare e d'intelligence.

Dodici persone sono state arrestate in relazione all'attacco al London Bridge di Londra. Lo annuncia la Met Police su Twitter.

Aggiornamento ore 18,30. Ventuno dei feriti sono in «condizioni critiche». Il bilancio del duplice attacco al cuore di Londra diventa sempre più grave, e si allungano i tempi per identificare le vittime perché «alcune sono straniere». È il capo dell'anti-terrorismo di Scotland Yard Mark Rowley, ad aggiornare il drammatico elenco: 7 morti (oltre ai tre terroristi), uno dei quali canadese, e 36 feriti (due francesi) ancora in ospedale, 21 in condizioni critiche, tra i quali un poliziotto. Mentre il sottosegretario agli esteri Enzo Amendola è tornato a ribadire che, al momento, non ci sono italiani tra le vittime dell'attentato. Continua intanto senza sosta il lavoro di intelligence. La polizia ha compiuto un raid a East Ham, dopo quello a Barking, concluso con 12 arresti. È qui che gli agenti hanno trovato l'appartamento di uno dei terroristi, un uomo dai tratti mediorientali, sposato e con dei figli. Ed è qui che, secondo le testimonianze di un vicino, uno dei killer è stato espulso dalla moschea locale. «Lui non voleva andarsene - ha detto - e fu mandato via con la forza». Iniziano a delinearsi anche i particolari di quegli otto minuti di terrore trascorsi dall'inizio dell'assalto al London Bridge all'uccisione dei tre terroristi. Per bloccarli, ha spiegato Rowley, sono stati sparati 50 colpi da otto agenti, uno dei quali è finito contro un passante che però non è in pericolo di vita. La polizia ora non esclude che i tre terroristi abbiano avuto complici esterni al commando tuttora da individuare. Dopo il duro discorso pronunciato stamane («Quando è troppo è troppo - ha detto - le cose devono cambiare»), Theresa May nel pomeriggio è andata a trovare i feriti in ospedale, mentre la Regina ha «pregato per le vittime» dell'attacco. A Downing Street le bandiere sono state poste a mezz'asta com'era già accaduto per l'attacco di Manchester. Mentre a Borough Market, dove si è concluso l'attacco, la strada della movida, macchiata di sangue, è stata rapidamente ripulita. Ai duri attacchi del presidente Usa Donald Trump contro il sindaco di Londra, accusato di aver sottovalutato il pericolo, ha risposto seccamente il portavoce del primo cittadino: il sindaco «è occupato a lavorare con la polizia, con i servizi di emergenza e con il governo per coordinare la risposta a questo orrendo e codardo attacco terrorista» e quindi, «ha cose più importanti da fare che rispondere ai tweet male informati di Donald Trump».