Marchegiano: «Abbiamo costruito un progetto importante per la città»

ORTONA. Un lungo applauso silenzioso poco dopo le 23,30. Non ha detto una parola Giorgio Marchegiano quando ha capito di aver perso la partita contro Leo Castiglione. Ha voluto ringraziare tutti i...

ORTONA. Un lungo applauso silenzioso poco dopo le 23,30. Non ha detto una parola Giorgio Marchegiano quando ha capito di aver perso la partita contro Leo Castiglione. Ha voluto ringraziare tutti i suoi sostenitori con quell’unico silenzioso gesto. Poi l’abbraccio con Domenico Di Francescantonio, la persona che aveva designato come vicesindaco. Nel suo modo insolito di fare politica, il 28enne candidato sindaco aveva già nominato la futura giunta, chiudendo la porta sin da subito ad apparentamenti per il ballottaggio. Senza dire una parola è poi corso nella sede del rivale, Castiglione, in contrada Fontegrande. Lo aveva anticipato che la prima cosa che avrebbe fatto, se avesse perso, era andare a congratularsi con lo sfidante. E così ha fatto. I suoi sostenitori hanno atteso il suo ritorno nella sede di corso Vittorio Emanuele. Alcuni tra le lacrime. «Dispiace per chi ha una Ferrari dover continuare a guidare una Cinquecento», mormora una ragazza. «Almeno ne siamo usciti con pulizia e dignità. Si è capito che non avevamo nessuno dietro e che abbiamo corso in assoluta trasparenza», dice un altro sostenitore. «Ragazzi siete all’inizio», dice invece Di Francescantonio nel tentativo di tirar su il morale a tutti.
Al ritorno dal comitato di Castiglione, Marchegiano ritrova la parola. «Rifarei tutto quello che ho fatto. Non mi sono pentito di nulla, non credo di avere nulla da rimproverarmi», dice, «e questo è il motivo per il quale possiamo andare a dormire sereni e con il sorriso sulle labbra. È stato un percorso di cui essere orgogliosi, abbiamo costruito con pazienza un progetto importante per la città, individuando competenze importanti che volevano mettersi a disposizione di questa comunità. Ora faremo opposizione sempre per il bene della città. Infine, l’alta tensione ci impone di dedicare grande premura alla ricostruzione di un rapporto di fiducia tra i cittadini e l’amministrazione comunale». Nella sede sul Corso si è scoppiato di caldo per tutta la nottata. I primi dati avevano illuso. Il ventilatore acceso non è bastato a raffreddare la delusione. L’iniziale testa a testa aveva sorriso al giovane candidato sindaco indipendente con un passato politico nel centrosinistra. Vicino a lui gli uomini e le donne che lo hanno sostenuto per tutta la campagna elettorale. A partire dai consiglieri comunali eletti o che lo sarebbero stati in caso di vittoria e agli assessori che aveva annunciato di voler nominare: Emore Cauti, Mauro Zappalorto, Stefania Nardone, Michele Bomba, Sara Ortolano, Michael Maracca, Nicola Di Ciano, Maura Massari, Daniela Ricci e lo stesso Di Francescantonio. C’era poi la famiglia: papà Gaetano, mamma Adelia, la sorella Marta e la fidanzata Giulia Rocchetti. Alla fine la distanza tra Marchegiano e Castiglione è rimasta pressocché uguale tra il primo e il secondo turno. Al primo turno Marchegiano era andato un po’ più forte nel centro urbano, mentre Castiglione nelle frazioni. Al secondo turno, la situazione si è un po’ riequilibrata. Ma Castiglione aveva chiuso in testa al primo turno e adesso ha riconfermato quella distanza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA