Masci rilancia: chiudiamo la riviera solo d’estate

Il consigliere: "Base da cui partire per un rinnovamento". Teodoro: "Progetto impossibile"

PESCARA. «Chiudere un tratto di riviera, quello più centrale, nei mesi estivi: questo si può fare subito aspettando la nascita dei parcheggi dell'ex Fea e della Madonnina». Il consigliere Carlo Masci è il fautore della riviera senz'auto perché «sarebbe una favola», come dice, ma è pragmatico quando spiega cosa si può fare a breve e a lungo termine.

«Immaginare un lungomare chiuso, ad esempio, da via Foscolo a via Leopoldo Muzii, non è una prospettiva di viabilità impensabile. Si può fare?», si domanda il consigliere di Pescara futura Carlo Masci. «Sì, è una base da cui partire. La mia idea è suggestione che ha tempi e modi da seguire ma che in una prospettiva futura darebbe una dimensione europea alla città». Per Carlo Masci, quindi, non è utopia pensare di dedicare la riviera solo ai pedoni e guardandola nell'ottica, come aggiunge, «di un allegerimento del traffico delle altre strade e dell'arrivo della filovia». Ma il progetto per alcuni è irrealizzabile. La pensa così Gianni Teodoro, consigliere provinciale di Fli «perché la riviera pescarese è residenziale», come dice, «e i parcheggi interrati non sono realizzabili perché hanno costi troppo elevati. Il lungomare deve restare aperto al traffico perché è una strada di collegamento e, inoltre, non capisco dove andrebbero a parcheggiare le migliaia di famiglie che abitano lì». Anche l'opposizione è contraria. Il consigliere Adelchi Sulpizio (Idv) considera l'idea uno «spot della maggioranza che cerca di guadagnarsi visibilità mentre lo sviluppo della città resta immobile» e Moreno Di Pietrantonio (Pd) bolla il progetto così: «Solo chiacchiere» (p.au.)

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