Montesilvano, Forza Italia chiede a Maragno due assessori e altri 2 incarichi

Le ambizioni del principale partito della coalizione di centrodestra, emerse nel corso di una riunione regionale cui hanno partecipato molti esponenti politici locali

MONTESILVANO. Il vicesindaco, due assessori e il presidente del Consiglio comunale. Sarebbero queste, secondo le prime indiscrezioni che circolano in città, le richieste che Forza Italia avrebbe intenzione di mettere sul tavolo delle trattative con il nuovo primo cittadino Francesco Maragno che nei prossimi giorni sarà alle prese con la spinosa questione della composizione della giunta comunale.

Le ambizioni del principale partito della coalizione di centrodestra, emerse ieri nel corso di una riunione regionale cui hanno partecipato molti esponenti politici locali, sarebbero legittimate sia dal fatto che Maragno si è presentato come sindaco di coalizione, e non del partito, sia dall’importante risultato ottenuto alle urne dalla lista di Forza Italia, prima con 4.905 voti pari al 18,14%. Risultato che ha visto l’ingresso nell’assemblea di ben sette forzisti su 15 seggi disponibili per la maggioranza e che, a detta degli stessi esponenti del partito, merita la giusta ricompensa.

Ma se la poltrona del vicesindaco sembra «prenotata» da Ottavio De Martinis, primo degli eletti in città, che non fa mistero delle sue ambizioni, restano un’incognita i pretendenti agli altri due assessorati e alla presidenza dell’assemblea, sempre che tutte le richieste di Forza Italia vengano accolte. «Per la presidenza, vorremmo una persona che abbia già maturato un’esperienza nell’amministrazione», sottolinea De Martinis. «Credo molto probabile che uno dei due assessorati vada a Manola Musa (quarta classificata, ndc)», prosegue, «sia per la sua esperienza, che per la necessità di inserire in giunta almeno tre donne».

Non altrettanto convinta si è mostrata, tuttavia, la diretta interessata, la quale ha già sottolineato che sarebbe più giusto chiamare Deborah Comardi, seconda degli eletti, a ricoprire il ruolo di assessore. Ma, a sua volta, anche la giovane consigliera ha escluso di poter accettare un incarico amministrativo dopo aver già rifiutato un posto nella giunta Di Mattia.

Rivela di non aver ancora parlato con il sindaco, e giudica prematuro qualsiasi ragionamento sul nuovo esecutivo, il terzo degli eletti, Stefano Di Blasio, figlio dell’amministratore uscente Paolo. Poche speranze, in caso di ingresso della Musa, sembra avere invece il suo compagno, nella vita e sulla scheda elettorale, Anthony Aliano, quinto degli eletti,mentre Umberto di Pasquale (sesto della lista) potrebbe ambire al ruolo di presidente dell’assemblea. Quanto al settimo degli eletti, il consigliere uscente Claudio Daventura, sarebbe in corso per un posto da assessore. (a.l.)

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