Montesilvano

Il ministero del Turismo investe sul Grand hotel Mediterraneo: diventerà 4 stelle superior

24 Ottobre 2025

L’albergo dovrebbe andare così ad aggiungersi alla lista – a dire il vero abbastanza scarna – di strutture ricettive di lusso della nostra regione

PESCARA. «Centocinquantuno stanze, ristorante, sala congressi, piscina, spiaggia privata, campi sportivi, parcheggio». È un annuncio che traccia i confini del lusso quello pubblicato dalla società romana Amapa Group sulla sua nuova creatura: il Grand Hotel Mediterraneo di Montesilvano. La struttura è stata acquistata per 14,6 milioni di euro dalla Cassa depositi e prestiti Real Estate, nell’ambito del programma del ministero del Turismo per “la valorizzazione del patrimonio ricettivo» nazionale”, e ora, dopo i lavori di ristrutturazione, sarà data in gestione ad Amapa Group, appunto, colosso del settore ricettivo specializzato nella gestione di grandi alberghi, tra cui alcuni appartenenti alle catene extralusso Hilton e Marriott.

Insomma, grazie a un forte investimento di soldi pubblici, il nuovo Grand Hotel Mediterraneo dovrebbe rinascere come un 4 stelle superior, aggiungendosi alla lista – a dire il vero abbastanza scarna – di strutture ricettive di lusso della nostra regione. L’apertura, inizialmente prevista per il 2025, è slittata a maggio 2026, appena in tempo per la nuova stagione. Ma è una corsa contro il tempo, perché i lavori non sono ancora iniziati e ci sono delle scadenze che vanno tassativamente rispettate. L’intera operazione, infatti, è stata finanziata dalle risorse stanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ben 150 milioni di euro che il MiT ha convogliato nel “Fondo nazionale Turismo 3”, creato ad hoc e gestito di fatto dalla Cassa depositi e prestiti. Negli accordi stipulati con l’Ue il governo si era impegnato ad acquisire almeno 12 strutture ricettive e a concludere i lavori di ristrutturazione entro il 2025.

Un traguardo irraggiungibile, come aveva segnato la Corte dei Conti qualche settimana fa: “Raggiungere l’obiettivo – si legge nel rapporto dedicato al piano del MiT – nei tempi prestabiliti è alquanto improbabile”. Dopo un’intensa trattativa con la Commissione europea, la data limite è stata spostata al 30 giugno 2026. Ma se anche quel traguardo non dovesse essere tagliato, il rischio di revoca sarebbe concreto. È anche attraverso il Grand Hotel Mediterraneo che il ministero presieduto da Daniela Santanché spera di rilanciare il turismo di lusso in Italia. Tra le strutture acquisite da Cdp ci sono l’hotel club Village Maritalia (Peschici) e l’Hotel Delfino Mestre (Venezia). Anche in questo caso sarà Amapa Group a subentrare nella gestione delle attività.

Ci sono poi altri quattro complessi che sono stati individuati, ma i cui tempi di acquisto procedono a singhiozzo. E cioè il Grand Hotel della Posta (Sondrio), il Lombardi Park Hotel (Pietrelcina), Villa Gentilotti (Trento) e Borgo Villa Maria (Rionero in Vulture). Così il ministero del Turismo disegna la mappa del turismo di lusso di domani. Un progetto che passa anche per l’Abruzzo, dove il tema dello sviluppo del turismo di qualità è da tempo al centro del dibattito pubblico. La speranza è che il Grand Hotel Mediterraneo sia un punto di partenza. E non di arrivo.

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