’Nduccio: giudicatemi su quello che farò

Il neoassessore risponde alle critiche e allo scetticismo sulla sua nomina e annuncia iniziative con Mogol e Arbore

MONTESILVANO. «Ho trovato persone che mi hanno accolto con rispetto e simpatia e che mi hanno fatto sentire a casa». Queste le prime impressioni del nuovo assessore Germano D'Aurelio, meglio noto come 'Nduccio, chiamato dal sindaco Attilio Di Mattia ad occuparsi di cultura, eventi, turismo e realizzazione del teatro del mare. Il comico, alle prese con il suo «primo giorno di scuola», come lui stesso lo definisce, e in attesa della prima giunta prevista per oggi pomeriggio alle 18, ha iniziato la nuova avventura con entusiasmo e ignorando critiche e scetticismo provocati dalla sua nomina. Perplessità sollevate in particolar modo dalle opposizioni, “scosse” principalmente dalla sua vocazione da comico e dalla sua mancata appartenenza alla città. «È giusto che l'opposizione svolga il suo ruolo istituzionale»,osserva ’Nduccio, «ma per me l'opposizione è chiamata più che altro a fare controllo. E io mi aspetto di essere controllato su quello che farò. I giudizi prima delle azioni sono pregiudizi e si commentano da soli», aggiunge invitando quindi l'opposizione a valutare il suo futuro operato e non giudicare la maschera che a volte indossa.

L'assessore D'Aurelio passa poi ad illustrare i progetti che potrebbero a breve coinvolgere la città. «In attesa di avere una stanza, un'indirizzo e-mail e una linea telefonica per poter cominciare a lavorare a pieno ritmo, da stakanovista quale sono», spiega, «ho cominciato già a raccogliere informazioni. Il primo dato che ho chiesto è quello relativo a tutte le spese inerenti i capitoli che mi interessano, negli ultimi anni, per sapere come sono stati spesi i soldi, per il grande rispetto che ho dei soldi pubblici. Il secondo dato che ho chiesto è quello relativo ai flussi turistici negli ultimi anni a Montesilvano. Solo avendo un quaderno a quadretti pieno di numeri potrò iniziare a scrivere sul quaderno a righe una serie di sogni».

Tra questi la speranza che Montesilvano possa incentivare la sua naturale vocazione turistica. «Gli eventi e la cultura avranno come principale direzione il turismo, non solo inteso come turismo straniero, ma anche quello proveniente dai paesi limitrofi. Quanto alla costruzione del nuovo teatro»,, aggiunge, «il mio ruolo sarà semplicemente quello di controllare, grazie alla mia esperienza nel settore, che venga fatto con le caratteristiche tecniche necessarie richieste». Spazio poi ad eventi e manifestazioni enogastronomiche mirate a seconda dei diversi flussi turistici. «Non possiamo proporre il vino a francesi», commenta 'Nduccio che anticipa, inoltre, qualche evento da poter mettere in cantiere a stretto giro. «Vorrei potenziare al massimo il premio Dean Martin«, rivela, «affiancato da iniziative di letteratura, canto o cinema, volte all'approfondimento della cultura italo-americana. Ho poi convinto Mogol a portare la manifestazione “La canzone del sole” da Silvi a Montesilvano, ho proposto a Renzo Arbore di concludere la sua stagione estiva, ad un costo abbordabile, qui in città e ho già contattato un paio di gruppi locali di teatro popolare per fare un festival a tema». Infine tornando al turismo, all'ipotesi di flussi provenienti dai paesi scandinavi e alla mancata conoscenza della lingua inglese, 'Nduccio torna a vestire i panni di comico e conclude con una battuta: «Ho conosciuto un'americana, lei non conosceva il pescarese e io non capivo l'inglese. Ci siamo scambiati la lingua e ci siamo capiti subito».

Antonella Luccitti

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