candidato del centrosinistra

Nella squadra di Alessandrini anche le zie e i suoi cugini

PESCARA. Il Pd ha corretto il pasticcio delle primarie, commesso dal comitato promotore che si era dimenticato di annunciare il ritiro di Antonio Blasioli dal ballottaggio e di proclamare...

PESCARA. Il Pd ha corretto il pasticcio delle primarie, commesso dal comitato promotore che si era dimenticato di annunciare il ritiro di Antonio Blasioli dal ballottaggio e di proclamare ufficialmente Marco Alessandrini candidato sindaco del centrosinistra. Ieri il comitato ha provveduto a correggere gli errori.

Più che a uno staff strutturato tra sherpa e spin doctors che elaborano strategie di comunicazione politica, Marco Alessandrini si è affidato a collaboratori che conosce e frequenta da anni. Se si escludono Monica Di Fabio, giornalista professionista e Daniela Luciani, esperta di marketing, il resto nella squadra di Alessandrini è un esercito di aficionados, seppur specializzati, che si è dedicato alla causa.

In attesa dell’apertura di un comitato elettorale, che sorgerà nei prossimi giorni, su via Firenze, all’incrocio con via Roma, infatti Alessandrini & co. si stanno dando appuntamento, in maniera del tutto informale, davanti ad un boccale di birra, da «Don Gennaro», in via Cesare Battisti, un’enoteca che Alessandrini frequentava già prima della sua candidatura e che ora è diventata una tappa istituzionalizzata, con cadenza poco più che settimanale. Oltre ai fedelissimi Camillo D’Angelo, che lo segue ovunque nei suoi incontri elettorali e ad Enzo Del Vecchio, tutti e due consiglieri comunali del gruppo Pd, ai quali ultimamente si è unito anche Giuliano Diodati, altro democrat dell’assise civica, l’inner circle di Alessandrini ha il suo centro di gravità nella moglie, la signora Mariela Di Nicolantonio, e poi nello zio Bruno Alessandrini, fratello del papà Emilio, il magistrato scomparso tragicamente nel 1979 per mano dei terroristi di Prima linea. Ma non solo. Ci sono poi zia «Baba», ossia Rosalba Alessandrini, e zia Mirella, sempre Alessandrini. Non mancano i cugini, a partire da Amanda. Il secondo cerchio, non meno affine, è poi composto da una caterva di amici, compreso Tommaso Di Biase, l’ex assessore all’urbanistica del Comune di Pescara. Uno è Sandro Di Scerni, sempre disponibile nel dare una mano, e poi l’architetto Luca Michetti, che ad Alessandrini darà qualche suggerimento urbanistico e ancora il giovane laureato in Sociologia Stefano De Angelis. L’équipe al lavoro per Alessandrini sindaco ha arruolato anche un’infaticabile insegnante, Anna Marrama e un ex poliziotto Erminio Gagliardi. Intanto, ieri Alessandrini si è recato a Milano per ricordare, in una manifestazione dell'Associazione nazionale magistrati, il padre Emilio e il collega Guido Galli. Per l’occasione ha incontrato il sindaco Giuliano Pisapia.

Vito de Luca

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