Notte dello shopping a Pescara, scoppia la polemica

Riccardo Padovano, presidente della Confcommercio parla di «grande delusione» da parte degli operatori economici del centro e paventa «il rischio flop».
PESCARA. Scoppia la polemica tra il Comune e alcune associazioni di commercianti che lamentano una gestione confusa e tardiva della Notte dello shopping, prevista giovedì. Il presidente della Confcommercio, Riccardo Padovano, parla apertamente di «grande delusione» da parte degli operatori economici del centro e paventa il «rischio flop». Sulla stessa linea l’associazione Amici di corso Vittorio, che denuncia esclusioni e mancato ascolto.
«Abbiamo effettuato un sondaggio con i nostri associati e dobbiamo rimarcare una grande delusione in merito all’organizzazione della Notte dello shopping prevista per giovedì 17 luglio», dice Padovano, «in quanto è mancata una promozione capillare dell’evento. Ad oggi tanti negozi del centro non sono stati avvisati e non hanno ricevuto alcuna locandina da esporre per promuovere l’iniziativa nei confronti di clienti e turisti. Il rischio è che molti di questi negozi decida di non effettuare l’apertura serale e che la Notte dello shopping si traduca in un flop». La Confcommercio cittadina si dice da sempre favorevole all’organizzazione di micro eventi che possano portare gente nelle strade dello shopping, ma avverte che, trattandosi anche di un appuntamento infrasettimanale, per promuoverlo adeguatamente ci sarebbe stato bisogno di una comunicazione «martellante e rafforzata» per attrarre visitatori dalla provincia, utilizzando «tutti gli strumenti a disposizione, manifesti e locandine, passaggi video sui media e messaggi sui social» oltre a diffondere «materiale informativo da esporre e distribuire ai clienti nei Comuni della provincia». «Tutto ciò non è stato fatto ed in mancanza di una programmazione anticipata e di risorse adeguate per la promozione si rischia di fare un buco nell’acqua», chiosa Padovano.
A prendere pubblicamente posizione è anche l’associazione Amici di corso Vittorio. «Le associazioni di categoria solo alle 13.32 dell’11 luglio ne hanno avuto notizia ufficiale», si legge in una nota, «poiché hanno ricevuto una mail, tra l’altro per molti non consultabile stante l’invio dalla pec istituzionale». Il gruppo lamenta anche l’assenza di un piano per la mobilità alternativa e l’esclusione di vie centrali come corso Vittorio dall’evento: «Siamo consci delle problematiche legate alla mobilità cittadina, ma si poteva prendere spunto da città vicine che, in occasioni simili, pianificano bus navetta e parcheggi. Il modo di agire dell’amministrazione cittadina lo consideriamo profondamente irrispettoso nei confronti di chi ogni giorno tiene viva la città con il proprio lavoro». L’associazione ricorda di aver presentato mesi fa «un calendario dettagliato di eventi, strutturato e protocollato, nato con l’intento di offrire occasioni di rilancio al commercio cittadino e riportare le persone a vivere il centro». Tuttavia, denunciano, si è scelto di «agire in solitaria, senza confronto, con iniziative che finiscono per coinvolgere sempre e solo le stesse aree, come corso Umberto, ignorando che Pescara è fatta di tante altre vie».
La replica dell’amministrazione non si è fatta attendere, con gli assessori Alfredo Cremonese e Zaira Zamparelli che hanno parlato di «critiche pretestuose». «Da mesi lavoriamo con spirito di collaborazione e condivisione alla realizzazione di un evento che coinvolgerà il centro storico e il centro commerciale naturale», rilevano, «la data del 17 luglio non è stata imposta da nessuno: è frutto di un confronto diretto con le associazioni di categoria, che ci hanno chiesto espressamente di scegliere tra un mercoledì e un giovedì».