Pescara

Omicidio al bar, l’imputato Nobile scrive alla Corte d’Assise: «A quell’ora ero alla festa di Sant’Andrea, in 8 possono testimoniarlo»

7 Giugno 2025

Il processo per il delitto sulla strada parco, a Pescara, dell’architetto Walter Albi e il tentato omicidio dell’ex calciatore Luca Cavallito si avvia verso la sentenza. Nobile: «Io quel giorno non c’ero, non verrò più in udienza: non mi sento di appartenere a questo processo»

PESCARA. Il processo per l’omicidio a colpi di pistola dell’architetto Walter Albi e il tentato omicidio dell’ex calciatore Luca Cavallito, avvenuto il 1° agosto 2022 nel bar del Parco a Pescara, si avvia verso la sentenza.

Ieri, in Corte d’Assise a Chieti si è chiusa l’istruttoria dibattimentale con l’esame di Giovanni Tessitore, il consulente della Procura di Pescara chiamato a integrare gli ulteriori accertamenti eseguiti dalla polizia scientifica sulla compatibilità dell’altezza fra il soggetto ripreso dalle telecamere del bar mentre spara e la persona di Mimmo Nobile, sotto processo perché ritenuto l’esecutore materiale del delitto: altezza ritenuta compatibile, con la Corte che ieri ha disposto la misurazione di Nobile, attualmente detenuto, da parte della polizia scientifica.

Lo stesso Nobile durante l’udienza ha letto a sorpresa una lettera indirizzata alla Corte d’Assise e contenente alcune dichiarazioni spontanee ricostruendo cosa fece quel 1° agosto ed evidenziando come 8 testimoni affermino la sua presenza alla festa di Sant’Andrea a Pescara a cavallo dell’ora del delitto. E ha annunciato la sua intenzione di «presenziare per l’ultima volta a questo processo, a cui personalmente non mi sento di appartenere. Ciò non significa che questa mia ultima presentazione mi distolga dalla vicenda», ha detto Nobile, «ma il fatto di non apparire mi rasserena per il semplice motivo di non essere descritto più come un mostro dalla stampa».

La Corte d’Assise, presidente Guido Campli, giudice a latere Luca De Ninis, ha fissato le udienze per la discussione il 18 e 21 luglio prossimi: come preannunciato dallo stesso presidente Campli, si svolgeranno nell’aula 1 del tribunale di Pescara dal momento che l’impianto di raffrescamento dell’aula Matteotti nel palazzo di giustizia di Chieti non funziona e non è possibile garantire una climatizzazione adeguata in giorni molto caldi.