Omicidio-suicidio di Pescara. Il parroco ai funerali: “Si poteva stare più vicini a Gianfranco” / Video

Funerali nel silenzio alla chiesa di San Giuseppe a Pescara. In duecento hanno dato l’ultimo saluto all'uomo che domenica si è chiuso in macchina con la figlia Neyda con una tanica di benzina. Don Achille: “le parole non bastano a descrivere questa tragedia”
PESCARA. Non più di duecento persone, nella chiesa di San Giuseppe a Pescara per i funerali di Gianfranco Di Zio, l'uomo che domenica si è chiuso in macchina con la figlia Neyla con una tanica di benzina. Il 48enne, che abitava in città, dormendo un po' dalla mamma un po' in camion, è stato salutato con una funzione religiosa celebrata da don Achille. «Dal Signore c'è sempre la pace» ha detto don Achille. «Quella che è mancata a Gianfranco nell'ultimo periodo. Ma noi dobbiamo avere il coraggio di guardare oltre». Di fronte a un fatto del genere «le parole sono insufficienti», ha ripreso il parroco, «ma vicende come questa devono essere per noi un monito per stare vicini a chi soffre, a chi passa un brutto periodo». In lacrime Maria Teresa, la madre del 48enne, così come le sorelle Luciana, Rita e Paola. Presente in chiesa anche Giorgio, il fratellastro di Neyda. Domani, a Cepagatti, ci saranno i funerali della piccola.
Un minuto di silenzio, intanto è stato osservato in Consiglio comunale, a Cepagatti, nel Pescarese, per ricordare la bambina di 5 anni. I funerali della bambina si svolgeranno nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia, a Cepagatti, comune del Pescarese in cui la bimba viveva con la madre. La cerimonia, inizialmente prevista per le 15.30, è stata anticipata alle 15,00. Per l'occasione il Comune ha proclamato una giornata di lutto cittadino, ritenendo di «dover partecipare al dolore dei familiari e di tutta la comunità». I lavori del Consiglio comunale sono stati aperti dal sindaco, Sirena Rapattoni, che ricordato la bambina di 5 anni ed ha chiesto all'Aula di osservare un minuto di silenzio. In chiusura ha preso la parola la consigliera delegata ai Servizi sociali, che ha rivolto un suo pensiero alla piccola. La situazione non facile della famiglia era seguita proprio dai Servizi sociali del Comune.
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